Elezioni regionali: mons. Gisana ai candidati “umiltà virtù basilare per chi è impegnato a rispettare e organizzare il bene comune”

“Essere compagni di strada perché il rilancio della nostra Sicilia non può essere affidato a forme solipsiste, la cui ricaduta è solo narcisistica”. Lo ha detto il vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana rivolgendosi ai candidati all’Assemblea Regionale Siciliana che provengono dai Comuni diocesani per presentare loro il messaggio che la Cesi (Conferenza episcopale siciliana) ha diffuso nelle settimane scorse al mondo della politica. “Non possiamo concepire – ha dichiarato – le nostre mansioni ecclesiali, sociali e politiche, nella forma di un servizio, senza assimilare la virtù dell’umiltà che appartiene a coloro che fanno scelte serie nella vita. È una virtù basilare per chi è impegnato a rispettare e organizzare il bene comune”. Poi l’invito ai candidati ad essere capaci “di saper guardare lontano, con quella lungimiranza che nasce da chi sa compromettersi con la storia che si vive, o meglio che vivono gli altri” perché “servire è compromettersi, sapendo che chi serve rinuncia a qualcosa di sé per il bene dell’altro”. Mons. Gisana ha poi lanciato un monito: guardare alla realtà più dell’idea. “Le criticità di coloro che abitano questo territorio, non possono farci paura né tanto meno debbano distrarci dall’impegno che pubblicamente assumiamo, mirato al bene comune di ciascuno e di tutti. È quello che purtroppo – ha denunciato – s’intravede nel modo con cui affrontiamo le difficoltà che vive la gente, sfiorandole appena, senza purtroppo cogliere la drammaticità della loro sofferenza”. In chiusura un passaggio dedicato ai poveri. “Far finta di niente o perseguendo narcisisticamente l’idea senza tener conto della realtà – ancora Gisana – che in questo caso impone la cooperazione, sacrificando qualche aspetto dell’idea, si rischia di accentuare lo stato di sfiducia già manifesto nei cittadini e particolarmente nei poveri”.