Giovanni Milinziano
Giovanni Milinziano
Valguarnera. Si è conclusa dopo 9 anni la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti due valguarneresi, Giovanni Milinziano e Gaetano Filippo Bonanno. Il Tribunale di Enna, in composizione collegiale, presieduto da Francesco Paolo Pittarresi, ha assolto i due dalle imputazioni loro ascritte perché il fatto non sussiste. I due, difesi dagli avvocati Cristoforo Alessi del foro di Catania e Francesco Occhipinti del foro di Enna, erano stati accusati da un titolare locale di un’agenzia di pompe funebri di aver ricevuto tra il luglio e agosto 2013 minacce per costringerlo a tollerare la loro attività con l’aggravante di far parte di una sorta di racket che operava nello stesso settore, facendogli credere di avere agganci nel mondo del crimine organizzato e di avvalersi del metodo mafioso. Accuse gravissime tanto che l’inchiesta venne subito coordinata dal sostituto procuratore della Dda di Caltanissetta Condorelli che produsse il rinvio a giudizio da parte del Gup nisseno, col processo svoltosi dinanzi al Tribunale di Enna.
Gaetano Bonanno
Ieri è arrivata l’assoluzione da parte del Presidente del collegio giudicante del Tribunale di Enna Pitarresi e dei due giudici a latere, dichiarando inesistente l’accusa, in particolare quella di aver agito col metodo mafioso. Il Tribunale si è riservato 90 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza. Grande gioia e soddisfazione da parte dei due ex imputati Milinziano e Bonanno. Ieri – afferma Giovanni Milinziano – abbiamo ricevuto finalmente giustizia con l’assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste; sentenza che ha sancito dopo 9 anni di tribolazione serenità a noi stessi e alle nostre famiglie. Ringraziamo i nostri legali in primis e il Collegio Penale di Enna che ha restituito la verità rivendicata sin dal primo momento”. Si attendono adesso le motivazioni della sentenza per conoscere l’Iter che ha portato a questo risultato.
Rino Caltagirone
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