E’ da applicare all’Area Interna Troina il metodo dell’Area Interna Appennino Emiliano Montagna del latte

Alla diretta streaming di martedì pomeriggio sul tema: “Problemi e prospettive della Strategia nazionale aree interne. L’esperienza dell’Appenino emiliano 2014-2020”, organizzata dal Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto e dal Forum aree interne in vista dell’avvio dell’Area interna Troina ammessa alla Strategia nazionale aree interne (Snai) 2021-2027, sono intervenuti il sindaco Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, comune capofila dell’Area interna Appenino emiliano Montagna del latte, il sindaco Fabio Venezia e Giampiero Lupatelli, economista territorialista. Ad aprire la discussione è stato Silvano Privitera del Forum aree interne, che ha messo in risalto le innovazioni introdotte dalla Snai nelle politiche territoriali: ruolo dei sindaci, coinvolgimento dei cittadini in forma singola e associata, convergenza tra azioni di potenziamento dei servizi di cittadinanza e azioni di sviluppo locale. Bini e Lupatelli hanno raccontato di come hanno costruito la strategia per invertire la tendenza allo spopolamento coinvolgendo 300 persone, scuole e aziende.

Di grande interesse sono: il raccordo che hanno realizzato tra due istituti di istruzione superiore e le aziende locali, la costruzione della filiera del parmigiano reggiano di montagna (10 grandi caseifici e un centinaio di aziende agrozootecniche). Si è parlato anche del modello di governance per l’elaborazione e attuazione di una strategia e delle difficoltà dei comuni nell’affrontare questa sfida della Snai. A tal proposito Venezia ha detto che per la strategia dell’area interna Troina si pensa ad una agenzia di sviluppo locale, precisando che non bastano opere pubbliche fini a se stesse senza una visione e che ci vuole anche il coinvolgimento attivo di tutti. Ha annunciato che a novembre ci sarà un incontro con il dipartimento della programmazione per affrontare questi temi. Alla diretta streaming sono comparsi anche i sindaci Luigi Bonelli di Nicosia e Maria Greco di Agira, che però non sono intervenuti nella discussione. Marisa Schillaci del Forum aree interne ha manifestato le sue perplessità sull’agenzia di sviluppo di cui ha parlato Venezia, precisando che la strategia non è un elenco di opere pubbliche e sottolineando la necessità del coinvolgimento della società civile nella definizione e attuazione della strategia. Maria Antonietta La Greca dell’associazione “Insieme per il bene comune” ha parlato delle difficoltà di mettersi insieme, ma che bisogna fare di tutto affinché le associazioni si mettano in rete e si strutturino per affrontare la sfida della Snai. Per Fabio Bruno del Movimento per la difesa dei territori, che ha trovato di grande interesse il coinvolgimento di 300 persone nell’Area interna Appennino emiliano Montagna del Latte, bisogna partire dalle scuole. Michela Schillaci del Forum aree interne ha trovato di grande interesse le green comunità realizzate nell’area interna emiliana, ritendo che possano essere replicate anche nell’area interna Troina. Per Caterina Turano, presidente di “Insieme per il bene comune”, il problema è di mappare il territorio dell’area interna Troina per individuarne la vocazione, avere ben chiaro il progetto e come coinvolgere la gente. Gaetano Trovato del Forum aree interne ha posto il problema degli indicatori per misurare il raggiungimento degli obiettivi della strategia.