Gagliano. Ricorre il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei

Gagliano. Ricorre il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei. La sezione Pionieri e Veterani Eni di Gagliano organizza la manifestazione di commemorazione. Alle 10,30 si celebrerà una messa di suffragio a Santa Maria delle Grazie. A seguire, il corteo percorrerà la via Roma, con sosta al Monumento dei Caduti per qualche minuto di raccoglimento davanti alla lapide dedicata a Mattei. Si proseguirà, poi, fino alla villa comunale, dove sarà deposta una corona d’alloro ai piedi del suo busto in bronzo.

Ogni anno i gaglianesi che furono testimoni di quell’ultimo discorso storico, lo ricordano con un’emozione mai placata, come l’ins. Nunziatina Lambusta e suo marito, l’avv. Francesco Abramo, intervistati nei giorni scorsi, insieme al sindaco Salvatore Zappulla, dal giornalista Andrea Purgatori, per una puntata di “Atantide, storie di uomini e di mondi” su La7. L’avv. Abramo lo incontrò a Palermo il 18 ottobre come comitato Cisl. La moglie, oggi novantenne, ha raccontato quel giorno di grande euforia: “Eravamo ansiosi e pieni di speranza per un futuro migliore. Mattei fu accolto dalla banda all’ingresso del paese, tra grida di gioia e coriandoli. In corteo attraversammo la via Roma. Lenzuoli e bandiere italiane sventolavano dai balconi. In piazza Monumento il suo ultimo discorso. Al termine, volli andare a salutarlo prima della sua partenza in elicottero”. Per tutta la vita la signora Lambusta ha portato nel cuore questo ricordo: “La gente non voleva lasciarlo andare, ma quando arrivò il momento di partire, fu accompagnato solo dalle autorità. Io lo seguii e lui, accortosi di me e altri due cittadini in disparte, si avvicinò e ci ringraziò per quella splendida accoglienza e mi baciò la mano. Poi si alzò in volo. Era un uomo semplice, buono. L’indomani ci cadde il mondo addosso per quella morte terribile e inaspettata”. In meno di 24 ore si passò dalla gioia infinita alla disperazione profondissima.

Valentina La Ferrera