Vulcano, sub di 35 anni muore durante un’immersione, nato a Nicosia residente a Troina

Un sub di 35 anni, originario di Nicosia ma residente a Troina, è morto dopo essersi immerso nel tratto mare tra Vulcano e Lipari.

Il giovane con un gommone, partito da Milazzo, aveva raggiunto le Eolie, assieme a due amici. Si chiamava Giuseppe Giuliano.
Raggiunto il tratto di mare aveva deciso di immergersi per una battuta di pesca in apnea, cosa che faceva spesso nell’arcipelago. Non vedendolo riemergere i due amici hanno cominciato a cercarlo ritrovandolo, poi, a pelo d’acqua, un centinaio di metri più in avanti da dove si era immerso. Con l’aiuto di un pescatore, il sub, ancora in vita ma in gravi condizioni, è stato issato e portato al porto di Vulcano-Levante dove ad attenderli c’erano il medico e i volontari della Croce Rossa.
Vani i tentativi di rianimarlo. I carabinieri dell’isola, su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno disposto il trasferimento della salma nell’obitorio del cimitero di Lipari, in attesa della decisione sull’eventuale autopsia.

A Giuseppe, sposato e con una bambina ancora piccola, piaceva amava andare a funghi a cercare tartufi, ma tra le tante passioni, c’era la sua devozione per il Santo patrono della sua città, San Silvestro Monaco Basiliano di Troina, che lo aveva spinto a studiare la musica e i canti devozionali della festa, ma soprattutto a costruire i tamburi.
Di questa passione, Giuseppe Giuliano, ne voleva fare un lavoro. Coltivava questa passione sin da piccolo, quando seguiva i vecchi costruttori di tamburi, passando ore e ore a capire la tecnica. Era lui che costruiva i tamburi che nel mese di maggio intonavano i canti della festa. Era lui che aveva messo la sua passione a disposizione di quanti volevano imparare quest’arte, soprattutto bambini.