Cgil: avanti verso la transizione energetica in provincia di Enna

L’Unione Europea (UE) spinge per ridurre, entro il 2030, le emissioni in atmosfera provenienti dai mezzi trasporto, dagli impianti di risaldamento delle case e da una serie di attività agricole, industriali e di gestione dei rifiuti. E’ questo il senso della proposta di legge della Commissione Europea di un paio di giorni fa sulla quale sono d’accordo anche il Parlamento europeo e il Consiglio europeo. Per il segretario generale della Cgil di Enna, Antonio Malaguarnera, e il segretario provinciale della Filctem Cgil di Enna, di fronte ad una simile notizia, non si può, in provincia di Enna, star fermi e aspettare che arrivino interventi esterni per muoversi nella direzione verso cui spinge l’UE. “Anche in provincia di Enna – sostengono Malaguarnera e Schilirò – la transizione energetica deve avvenire nel più breve tempo possibile”. I due sindacalistici sollecitano le istituzioni ad avviarla al più presto possibile, di concerto con le associazioni imprenditoriali e dei lavoratori, perché la transizione energetica non è solo uno strumento per la salvaguardia dell’ambiente, ma lo è anche per creare posti di lavoro e sviluppo nel territorio ennese. Tutto questo lo si può fare anche con quel contributo di 200 miliardi, di cui 80 a fondo, che l’UE ha messo a disposizione dell’Italia. I due sindacalisti sono convinti che la provincia di Enna, essendo una grande area interna, possa giocare un ruolo non secondario nella transizione energetica e, in ambito mediterraneo, “un ruolo green per l’utilizzo di biocarburanti, biometano e idrogeno”. Ma per fare questo, pensano che ci vogliano una politica industriale e un piano di rilancio del territorio per ammodernare infrastrutture, investire sull’intero sistema energetico e su ciclo dei rifiuti e attrarre investimenti privati. Bisogna migliorare le reti di distribuzione dell’energie per rendere idonee all’utilizzo delle energia prodotta da fonti rinnovabili in Sicilia e in provincia di Enna. Nella visione di Malaguarnera e Schilirò, il territorio ennese “dovrebbe essere da esempio e da volano di un modello economico che metta al centro la circolarità delle produzioni recuperando i materiali post-consumo”. Rientra in questa visione la produzione di bioerbicidi e biofertilizzanti per l’agricoltura da realizzarsi presso la Zona industriale del Dittaino. “La nostra Provincia deve puntare – dichiarano i due sindacalisti – su un’economia circolare ed energetica basata sul riuso e riciclo delle risorse attraverso la produzione di biocarburanti e di biocombustibili liquidi e gassosi”.
Silvano Privitera