Valguarnera: ancora mistero sui contributi per la Festa del Santo Patrono 2022

Valguarnera. Si cerca di conoscere la verità sulla spinosa vicenda dei contributi erogati per la Festa del Patrono 2022. Sulla questione l’altra sera si è espresso il Consiglio Comunale, che ritenendosi insoddisfatto delle “non risposte” da parte della Giunta Comunale, ha richiesto una relazione dettagliata rinviando il punto. “Incomprensibile – dichiara attraverso una nota il consigliere di opposizione Giuseppe Speranza – appare il silenzio del Sindaco che in modo sibillino ha definito in aula questa storia vergognosa. Ma di vergognoso purtroppo ad oggi c’è solo e soltanto il suo assordante silenzio.” In aula poi attraverso il Consigliere Bruno è comparso un nuovo manifesto, quello sullo spettacolo pirotecnico del 25 agosto. “Ma anche su questo- continua il consigliere- non risulta chiaro in quali modalità sono stati erogati i contributi, ma soprattutto a chi la Questura rilasciò il nulla osta, tenuto conto del fatto che nel manifesto degli eventi non era contemplato lo spettacolo finale.” Il Consiglio Comunale infine ha chiesto lumi sui diversi impegni di spesa effettuati che ancora oggi, anche per stessa ammissione della Giunta, non risultano coperti da entrate accertate. “Un grave rischio –tiene a precisare Speranza- che questo comporti un debito fuori bilancio il cui eventuale riconoscimento rientrerebbe nelle funzioni assegnate al Civico Consesso. Nessun riscontro, infine, anche sul fronte dei €5000 che la Giunta avrebbe dovuto devolvere, e che rappresentava uno dei presupposti fondamentali per poter organizzare gli eventi, visto anche il monito all’ente sulle numerose spese improduttive rilevato dalla Corte dei Conti. “Esprimiamo ancora una volta la nostra sincera gratitudine verso tutte le aziende locali che hanno contribuito al finanziamento della festa, condannando senza mezzi termini il ricorso alle ditte che effettuano servizi per conto del nostro Ente.” Tra pochi giorni l’aula dovrà deliberare il rendiconto finanziario che prevede un disavanzo di oltre €400.000. Tutto ciò- conclude- rappresenta una seria ipoteca sul futuro del nostro Ente che dovrà ripianare il debito nei prossimi anni. Questa vicenda certifica come l’utilizzo sconsiderato dei social può servire a favorire la ricerca del facile consenso. Ma non è sufficiente a gestire la cosa pubblica che in mano ad eletti produce solo e soltanto gravi danni che peseranno sul futuro della nostra comunità nei prossimi anni”.
Rino Caltagirone