Valguarnera celebra Francesco Lanza inaugurando la nuova epigrafe davanti la sua abitazione

Valguarnera. E’ stata inaugurata in pompa magna e con la benedizione di padre Filippo Salamone, la nuova epigrafe dello scrittore valguarnerese Francesco Lanza, affissa in via Archimede nel frontespizio della casa ove nacque. La vecchia epigrafe inaugurata il 7 maggio 1967 dall’amministrazione dell’epoca presieduta dal sindaco Nicola Di Vita, ebbe al momento dell’inaugurazione la gradita presenza dell’amico Leonardo Sciascia, ma negli anni l’usura del tempo ne sbiadì il contenuto, tanto da sollecitarne una nuova, della quale se ne è fatto carico, per mantenerne vivo il ricordo, l’amministrazione attuale presieduta da Francesca Draià. Presenti all’evento la sindaca, assessori, consiglieri comunali e personalità varie nonché varie associazioni locali tra le quali quella che porta il nome dell’illustre scrittore, presieduta dalla professoressa Rina Virzì, la quale prima della manifestazione ha voluto ringraziare tutti i presenti. Nella nuova lapide sono adesso perfettamente in mostra le frasi a lui dedicate dallo scrittore e rappresentante della poesia italiana del novecento, Arcangelo Blandini suo contemporaneo, che elogiano l’essere dello scrittore valguarnerese: “Ascoltò le voci prossime e le remote, contemperò meditazione e sorriso, esperienze ed affetti in sintesi di poesia”. Ma il ritratto forse più bello glielo dedicò Vitaliano Brancati nel 1961, allorquando lo definì “intellettuale puro dalla dolcezza estrema”. “Quello di oggi è un evento importante per consolidare e puntualizzare ancora una volta la validità e la personalità dello scrittore” ha voluto ricordare la professoressa Virzì. La breve esistenza di Lanza è racchiusa infatti tra due date 1897-1933 e si localizza fra Valguarnera, paese amato e causa della sua esasperazione psicologica, Catania e Roma. Proprio nella casa di via Archimede coltivò i suoi sogni di poeta e le sue aspirazioni. Per quanto avesse viaggiato molto non seppe mai recidere il cordone che lo legava al suo paese. Non sono mancate dalla morte dello scrittore avvenuta in età giovanissima a soli 36 anni, iniziative ed interventi che hanno onorato la sua memoria in particolare da parte del primo Centro Studi Francesco Lanza, dal Centro Studi Don Milani, dall’Archivio della Storia Patria, dall’attuale Associazione Culturale F. Lanza e di molte altre personalità locali che ne curano ancora oggi l’immagine: Giuseppe Accascina, Pier Francesco Battiato, Francesco Giarrizzo, Salvatore Di Vita, Vittorio Spampinato, Marcella Tuttobene, Sebastiano Giarrizzo ed Enzo Barnabà.

“In questa sede- continua Virzì- voglio ricordare alcuni eventi che hanno posto all’attenzione la validità dell’opera lanziana: il Premio Letterario dedicato a F. Lanza ideato dalla Giunta Di Vita e andato a conclusione con il sindaco Giuseppe Giarrizzo. Per la riuscita dell’evento si prodigarono Leonardo Sciascia, il fratello dello scrittore Vittorio e il Dott. Francesco Giarrizzo. La cerimonia di premiazione si svolse il 1° maggio del 1970. La giuria era presieduta dallo scrittore Leonardo Sciascia che premiò il critico letterario Mariano La Martina autore del saggio “Realtà e mito nell’opera di F. Lanza”. Nel ‘93 il Centro Studi Don Milani organizzò un convegno che si svolse alla Scuola Media Angelo Pavone vi parteciparono illustri professori provenienti dalle Università di Catania e Palermo. Nel 1999 si realizzò un omaggio dei maggiori pittori siciliani all’opera di F. Lanza con l’allestimento di una mostra al Museo Civico di Enna che vide la partecipazione di 60 artisti come Elio Romano, Bruno Caruso, Giovanni La Cognata, Marcella Tuttobene. E ancora in aula Consiliare, l’8 giugno del 2010, l’associazione culturale F. Lanza ha curato la presentazione dei Mimi in inglese del Prof. Gaetano Cipolla, ordinario del Dipartimento di Lingue e Letterature italiana alla St. John’s University di New York e Presidente di Arba Sicula- Associazione- che promuove la cultura siciliana negli Stati Uniti. Nel 2014 si svolse, qui in Piazza Aldo Moro, la bellissima manifestazione dal titolo “A Valguarnera si legge Francesco Lanza” e ancora nel 2021 “Le Giornate lanziane”.




Con l’affetto e la gratitudine che proviamo nei confronti di Francesco Lanza -conclude la professoressa Virzì- speriamo che anche in futuro e in particolare quest’anno in occasione dei 90 anni dalla morte si possano programmare iniziative importanti capaci di divulgare e rivalutare, soprattutto nelle nuove generazioni, la conoscenza del figlio più illustre di Valguarnera”.
Rino Caltagirone