Calascibetta: plesso materna Cicirello non chiude, anzi va potenziato, vanno allocate altre sezioni

Calascibetta. Il plesso di contrada Cicirello, che ospita una sezione della scuola d’infanzia, certamente non chiuderà e la pec, a firma del sindaco Piero Capizzi, inviata alla scuola, a quanto sembra, è una sorta di provocazione, un modo per fare pressioni al dirigente scolastico, Maria Concetta Messina, affinchè metta in atto tutti i provvedimenti necessari per il trasferimento di due sezioni di scuola materna dalla struttura di piazza Umberto I (scuola primaria), non idonea per i piccoli bambini, a quella di contrada Cicirello, dove gli spazi sono più grandi, così come sono a norma di legge anche i servizi sanitari.

La problematica è stata affrontata l’altro ieri durante il Consesso civico, con adunanza aperta, voluto dalla minoranza consiliare “Patto civico per Calascibetta”. Presenti tra il pubblico anche il dirigente scolastico, Maria Concetta Messina, e alcune maestre. Nella pec, inviata dal Comune alla scuola, c’è scritto che, a causa del processo di razionalizzazione dei costi che l’Ente deve intraprendere dal primo gennaio 2023, sarebbe auspicabile, se non necessario, trasferire l’unica sezione di contrada Cicirello in altri plessi”. Tutto però è rimasto immutato. Il sindaco Piero Capizzi, in qualche modo, ha fatto un passo indietro, ma l’auspicio è quello di un incontro tra il dirigente scolastico e il primo cittadino, al fine di definire ogni condizione necessaria per incrementare le sezioni nel plesso di contrada Cicirello. E’ quanto proporrà, e metterà ai voti, la maggioranza consiliare durante il prossimo Consiglio comunale. Intanto, in aula consiliare, il primo cittadino ha sottolineato che “occorre sfruttare le qualità del plesso di contrada Cicirello, adeguato a ospitare i bambini dell’infanzia”. Un edificio dove a breve saranno investiti circa 200 mila euro per realizzare l’impianto fotovoltaico. “Occore evitare che i genitori portino i figli nelle scuole di Enna, altrimenti le nostre chiudono- ha dichiarato Giuseppe Di Franco, consigliere di minoranza- Il plesso Cicirello deve essere utilizzato per i fini per cui è nato, ovvero la scuola dell’infanzia. Chiuderlo significherebbe far perdere posti di lavoro”. Ad intervenire è stato anche il capogruppo dell’opposizione Carmelo Lo Vetri: “Il sindaco ha ritrattato quanto messo per iscritto nella pec, perchè in base alla legge regionale 6/2000 un’operazione di ridimensionamento della rete scolastica è competenza dell’assessore regionale all’istruzione. Siamo favorevoli al potenzionamento del plesso Cicirello, purchè nessuno leda arbitrariamente i diritti degli alunni e dei genitori in particolare nella scelta del plesso, loro diritto”. Intanto entro fine gennaio si avrà contezza del numero degli iscritti per il prossimo anno scolastico, poi scuola e comune valuteranno il da farsi. L’idea dell’amministrazione comunale è quella di trasferire due sezioni, delle tre, nel plesso di contrada Cicirello e lasciarne una nell’edificio di piazza umberto I, per i bambini che risiedono nella parte alta del paese. “Non ci sarà nessun accorpamento delle classi- ritorna a dire l’assessore all’Istruzione Maria Rita Speciale- anche perchè verrà mantenuto il codice meccanografico e come tale il numero dei plessi, ma solamente un modo per collocare le sezioni in un edificio strutturalmente adeguato alla scuola dell’infanzia”.

Francesco Librizzi