Calascibetta. Daniele La Paglia (Pd): “Travisato il mio pensiero nel definire “ghetto” il plesso Cicirello

Calascibetta. “Recentemente, durante il Consesso civico, dov’è stata affrontata la problematica riguardante il plesso di scuola materna Cicirello – spiega il consigliere comunale La Paglia – c’è stata una strumentalizzazione politica ed economica non solo sul futuro dei bambini ma anche di tutte quelle associazioni che oggi, grazie al loro duro lavoro, tengono in alto sia la cultura che lo sport a Calascibetta. Siamo arrivati al punto che i consiglieri di minoranza accusano e definiscono “clientelismo” l’impegno e la professionalità di tutti coloro che sottraggono il loro tempo alle proprie famiglie con lo scopo di devolvere cultura, sport ed avviare la futura generazione a sapersi confrontare con la vita di tutti i giorni e, soprattutto, rappresentare i valori ed il senso di appartenenza di questa città, facendola conoscere in tutto il territorio provinciale e regionale. Personalmente-continua La Paglia- sono uno dei tanti ragazzi che, pur abitando nei pressi della piazza, ho frequentato la scuola dell’infanzia proprio nel plesso di Cicirello (divenuto “ghetto” per qualcuno che ha travisato il mio pensiero). La nostra storia ci dice che il plesso di Cicirello fu realizzato negli anni ’70 proprio per ospitare le classi della scuola dell’infanzia, e, ad oggi, grazie ai numerosi interventi che si sono succeduti nel tempo, è l’unico plesso idoneo, adeguato ed attrezzato per essere adibito a scuola dell’infanzia, mentre il plesso di Piazza Umberto I, che nasce come scuola primaria, è divenuto, soltanto successivamente, istituto idoneo ad ospitare “una sola” classe di scuola materna. Da sempre ho visto la scuola come il punto massimo della convivialità e di come in quel grande mondo si impara a convivere con altre persone, instaurando rapporti di amicizia, che chi ha avuto la fortuna mia, poi sono durati tutta la vita. L’impronta che un buon padre di famiglia ha l’onere di dare è quella di fare in modo che i pochi bambini rimasti si conoscano tutti, facendo in modo che non ci siano bimbi di serie “A“ e bimbi di serie “B”, perché i bambini non sono numeri e quindi vasi da riempire, solamente utili nella formazione delle classi, ma, come detto poc’anzi, sono un fuoco da accendere. Proprio per quanto sopra esposto ho utilizzato la parola “GHETTO”, termine che qualcuno pur conoscendo la lingua italiana ha voluto fortemente travisare, che significa come riporta il vocabolario della lingua italiana: “situazione o condizione tale da circoscrivere e limitare lo sviluppo dell’attività di individui o gruppi o dequalificarne l’incidenza sociale”.




Infine – conclude Daniele La Paglia – proprio a rimarcare il sopracitato pensiero, in pieno consesso civico, è stato onere del sottoscritto e di tutta la maggioranza presentare, nel prossimo Consiglio comunale, un punto all’o.d.g. che delinea la posizione di tutta la maggioranza: implementare il plesso di Cicirello, dato che nello stesso verranno apportati miglioramenti strutturali per farlo diventare una struttura di eccellenza, anche grazie alla presenza dell’appena insediato asilo nido, che consentirebbe ai bambini di avere una conoscenza approfondita dei luoghi della loro infanzia ed evitare continui spostamenti se non per esigenze particolari delle singole famiglie che avranno sempre la possibilità di iscrivere i propri figli presso la scuola dell’infanzia di Piazza Umberto I. Lo scopo di tutti noi è quello di migliorare, per quanto di competenza di questa Amministrazione, in sinergia con i docenti e con la Dirigente Scolastica, l’offerta formativa, creando ove possibile laboratori che possano avere un impatto positivo sia nei bambini che nelle loro famiglie, accrescendone cultura e competenze che la nuova società richiede”.
Francesco Librizzi