Distretto sanitario 22: Enna perde circa un milione di euro per prestazioni cure a domicilio persone non autosufficienti

Ancora una volta dobbiamo segnalare l’incapacità dell’Amministrazione ad assicurare il governo della città e a rispondere alle aspettative e ai bisogni dei cittadini” questa l’ulteriore nota del gruppo Moderati per Enna in Consiglio Comunale, Cosniglieri Paolo Gargaglione, Giusy Macaluso, Gaetana Palermo e Michele Baldi.

“Che le politiche sociali non sono mai state una priorità per questa Amministrazione non è una novità, basta ricordare la vicenda che ha visto, con l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023, bruscamente interrotta l’assistenza ASACOM agli studenti disabili che rientrano nel novero di cui all’art. 3, comma 1, della legge n. 104/ 92, senza che nessuna norma la vieti. L’assistenza agli alunni disabili con connotazione di gravità di cui all’art. 3, comma 3, infatti, viene definita dallo stesso articolo solamente prioritaria non esclusiva, pertanto, l’interruzione del servizio da parte dell’Amministrazione agli alunni disabili di cui al comma 1 non è altro che una mera scelta, scelta che stigmatizziamo perché crea situazioni di svantaggio e di emarginazione nei confronti dei disabili c.d. “lievi” e perché contrasta con lo spirito della legge 104 che mira a favorire l’integrazione scolastica e sociale dei disabili, di tutti i disabili.
Il quadro sarebbe già completo così, però al peggio non c’è mai fine e, dunque, scopriamo, sgomenti, che il Comune di Enna non ha partecipato al bando pubblico INPS, progetto Home Care Premium 2022, scaduto a giugno 2022 e relativo alle annualità 2022/2025. Si tratta di un programma che prevede l’erogazione di prestazioni finalizzate a garantire la cura a domicilio delle persone non autosufficienti, iscritte alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (ex INPDAP) e/o ai loro famigliari. Il bando, destinato anche agli ambiti territoriali distrettuali di cui, ricordiamo, il Comune di Enna è capofila del distretto D/22, finanzia altresì i c.d. “interventi integrativi” essenziali: interventi di assistenza domiciliare, di aiuto domestico e governo dell’alloggio con personale OSA e OSS, trasporto, educativa professionale e tanto altro ancora.
Orbene, udite udite, il Comune di Enna, unico deputato alla presentazione dell’istanza di partecipazione al bando in quanto Comune capofila, non compare nell’elenco delle prestazioni e degli ambiti convenzionati pubblicato sul portale online dell’INPS, penalizzando in tal modo anche gli altri cinque comuni appartenenti al distretto sociosanitario D/22. Questo, a nostro avviso, è un fatto gravissimo che condanniamo con forza perché danneggia i cittadini fragili che, probabilmente proprio per la loro fragilità, sono invisibili. Un fatto che ci fa arrabbiare e che riteniamo inaccettabile!




INACCETTABILE perché il Comune non garantirà continuità ai servizi integrativi a più di 100 beneficiari, principalmente in stato di solitudine e marginalità;
INACCETTABILE perché il Distretto D/22, di cui Enna, ribadiamo, è Comune capofila perde circa un milione di euro. Questa, infatti, è più o meno la somma erogata dall’Inps nel precedente programma al distretto D/22 per i servizi integrativi;
INACCETTABILE perché resteranno a casa tutti gli operatori sociosanitari e educatori professionali, mamme e padri di famiglia che, per il tramite delle Cooperative sociali, potevano occuparsi dell’espletamento dei servizi integrativi;
INACCETTABILE perché tutto ciò era possibile senza alcun onere economico a carico del bilancio Comunale, trattandosi di servizi interamente finanziati dall’INPS e dunque a costo zero per l’Ente;
INACCETTABILE per una città che aspira a diventare capitale della cultura.
È evidente che siamo di fronte a una nuova pagina negativa della politica portata avanti da questa Amministrazione che si mostra ancora una volta incapace di dare continuità ai servizi, una politica che esclude, che si dimentica dei soggetti fragili e che nonostante ciò pensa di poter sventolare la bandiera della cultura”.