Si è spento a Cosenza l’ex Procuratore Giovanni Marletta

Giovanni Marletta è stato definito un galantuomo della giustizia. Magistrato d’altri tempi ha iniziato la sua carriera a Rossano nel 1960, come sostituto procuratore della Repubblica. E qui che ha conosciuto Francesca Mattioli sua futura sposa e dalla loro unione è nata Lucia Angela Marletta, giudice del tribunale di Cosenza. Con Francesca Mattioli scomparsa nel 2020, donna con una grande passione per la loro città d’adozione, la città di Piazza Armerina, ne ha condiviso un lungo percorso di vita. Da Rossano si trasferisce nella città di Piazza Armerina dove inizia la sua carriera come pretore e inizia ad esercitare nella sua comunità un percorso di giustizia giusta e dove ancora oggi lo ricordano come un giudice mai sopra le righe e grande cultore di arte, letteratura, poesia e pittura. Ha dedicato anche la sua attività come governatore del Lions nel mezzogiorno. Nella sua lunga carriera di 50 anni di magistratura ha ricoperto l’incarico di Procuratore della Repubblica di Enna, Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta, Direttore del Massimario della commissione tributaria regionale siciliana, Procuratore Generale della Corte D’appello di Reggio Calabria e Procuratore Generale Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione. Nella sua funzione di Procuratore della Repubblica di Enna, nella instancabile lotta alla mafia siciliana la sua abitazione fu presidiata per lungo tempo dalle forze armate, dopo che alcuni mafiosi avevano progettato un attentato nei suoi confronti.




Molti lo ricorderanno quando pronunciò la sentenza del Borsellino Bis, l’omicidio del giudice ragazzino Livatino e e il processo contro Michele Greco detto u’ Papa, tanto per citare lo svolgimento di alcuni suoi importanti processi.