Nicosia. La comunità piange la scomparsa del dottor Giorgio Bruno

Quando muore un medico di famiglia è come se morisse una parte di una comunità. Il medico di famiglia è un “parente estraneo” che in punta di piedi entra nelle nostre case e, seppur in disparte, dà un contributo fondamentale per la crescita di quella famiglia. Vede i bambini crescere, gli anziani invecchiare, si rende disponibile e partecipe nei momenti più critici dello sviluppo di una persona, ovvero quando questa ha una malattia. E spesse volte il medico di famiglia è colui che riesce a salvare una vita e, quindi, riportare gioia in quella famiglia. Apprendere della morte di Giorgio Bruno, figura storica del medico di famiglia a Nicosia è certamente un duro colpo per tutta la comunità nicosiana e non solo. Possiamo dire che tutta Nicosia oggi è in lutto. È in lutto perché piange il proprio medico di famiglia, sempre disponibile e sempre pronto nella sua missione di medico. È in lutto perché piange una figura che a 360° si è reso servitore di una comunità e nella missione di medico e nella missione civile della politica. Ricordiamo, infatti, che diversi sono stati negli anni gli incarichi politici rivestiti da Giorgio Bruno sia a livello locale che provinciale, ricoprendo anche il ruolo di primo cittadino agli inizi degli anni ’90.




Ruoli, questi, sia professionali che politici, ricoperti con assoluta abnegazione ed assurgendo ad esempio per un’intera comunità. E quando si perdono gli esempi si piange, nel rispettoso silenzio si vive il lutto sapendo che da oggi “mancherà qualcuno”. Ma, come diciamo sempre, parafrasando e riportando con nostre parole un’idea di Foscolo, non muore mai chi col proprio operato, con il proprio esempio, ha lasciato qualcosa in qualcuno. E quindi, Giorgio Bruno, il medico, il politico, ma soprattutto l’Uomo, non morirà mai nel ricordo di una comunità che oggi lo piange indirizzandogli un metaforico “grazie” per quanto ha fatto nella propria vita.
Alain Calò