In provincia di Enna 90% abitanti intestatario di libretto postale, un buono fruttifero postale per ogni abitante

La popolazione dei 20 comuni della provincia d Enna, che arriva a stento a 160 mila abitanti, ha una forte propensione al risparmio. A segnalarla sono i dati resi pubblici da Poste Italiane, che in questi comuni dispone di ben 27 sportelli: 160 mila buoni fruttiferi e 140 mila libretti di risparmio. In media, un buono fruttifero postale per ogni abitante. Il 90 per cento degli abitanti è intestatario di un libretto postale.

Il risparmio è una forma privata di finanziamento della spesa pubblica Italia. Si diche che sia la forma più stabile. Circostanza, questa, che fa dire all’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo del Fante, queste parole: “Siamo orgogliosi di fornire questo servizio di interesse economico generale per il paese, che conferma ancora il ruolo di Poste Italiane come pilastro strategico per l’Italia”. Tassazione agevolata e garanzie dello Stato rendono molto attrattivi questi strumenti di raccolta del risparmio, soprattutto in tempi caratterizzati da forte incertezza e da un‘inflazione che, con i generalizzati aumenti dei prezzi di beni e servizi essenziali, riduce il potere di acquisto e peggiore le condizioni di vita di ampi strati popolazione, popolari e di ceto medio. In questi 20 comuni il risparmio raccolto non è investito in attività produttive per innescare processi di sviluppo economico endogeno. Il fatto che il risparmio raccolto si indirizzi verso libretti e buoni fruttiferi postali, è una manifestazione di sfiducia dei risparmiatori sul futuro di questa vasta area interna che è il territorio dei 20 comuni, molti dei quali sono piccoli comuni.




E il futuro di questi piccoli comuni è di morire, se non si mettono insieme e si danno una strategia di sviluppo territoriale che superi i confini municipalistici. Una politica di sviluppo di un territorio molto fragile economicamente e socialmente si scontra con molti ostacoli materiali ed immateriali. Tra quelli immateriali c’è la sfiducia dei suoi abitanti, che deve essere in grado di superare per ridare loro fiducia nel futuro.
Silvano Privitera