Pietraperzia: 32enne litiga con suocera e la uccide con arma da taglio, trovata seduta sul corpo mentre fumava sigaretta, depressa non si curava

Una donna di 32 anni ha ucciso con un’arma da taglio la suocera Margherita Margani, di 62 anni.

Il delitto è avvenuto a Pietraperzia nell’a cucina della vittima, in via Sant’Elia, all’incirca poco prima delle 8,30.

Margherita Margani

L’omicida è già stata fermata, Laura Di Dio, secondo una prima ricostruzione l’anziana avrebbe aperto la porta di casa alla nuora, con la quale vi sarebbero stati frequenti litigi, che l’avrebbe aggredita in cucina con un’arma da taglio, con un coltello e un paio di forbici nella parte superiore del corpo.
Un fendente ha raggiunto la vittima alla gola. Inutili i soccorsi da parte dei medici del 188. In corso accertamenti da parte dei Carabinieri.
La Famiglia è nota alle forze dell’ordine, la 32enne arrestata il 12 luglio 2018 era stata vittima di aggressione, mentre era incinta, da parte del marito. Suo cognato, ventenne, sparò per difenderla contro il proprio fratello – il marito della donna – che la stava malmenando. L’uomo non venne ferito ma il fratello fu arrestato per tentativo di omicidio. In quell’occasione la donna fu colta da malore e trasportata al pronto soccorso (vedi link fondo pagina).
Aggiornamento: Rea confessa – specifica l’avvocato difensore Salvatore Timpanaro di Nicosia, di Laura Di Dio. All’interrogatorio ha risposto a tutte le domande che le sono state poste. Nella giornata di lunedì il Gip procederà alla convalida dell’arresto. La 32enne è stata associata alla Casa Circondariale di Agrigento, tratta in arresto per l’ipotesi di reato di omicidio aggravato. mentre la salma della vittima verrà sottoposta, nei prossimi giorni, ad esame autoptico. Come tesi difensiva la difesa chiederà (essendo -logicamente- venuta meno la reiterazione del reato) la legittima difesa o di eccesso colposo di legittima difesa, in quanto la Di Dio sarebbe stata aggredita dalla suocera con un coltello per cui si sarebbe difesa. Questa tesi è corroborata dalla presenza di una ferita all’indice della mano sinistra che su richiesta dell’avvocato Timpanaro la Polizia giudiziaria ha provveduto a fotografare.




La donna madre di due figli, sposata con Francesco, figlio della vittima, che lavora in un’agenzia di pompe funebri, secondo i familiari “soffriva di depressione”. “Non voleva curarsi, ma da un anno e mezzo vivevamo nell’inferno”, dicono. Suocera e nuora abitavano in due case limitrofe. Laura sarebbe andata a trovare la suocera per prendere un caffè insieme. Dopo, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe messa a cavalcioni sul cadavere della suocera fumando una sigaretta.

“Io amo mia moglie e la tragedia di oggi non c’entra nulla con quanto successo qualche anno fa con mio fratello Christian”. Così Francesco Arnone, marito di Laura Di Dio, 32 anni, fermata dai carabinieri per avere ucciso la suocera, Margherita Margan, di 62 anni.
Nel 2018, la famiglia Arnone si era resa protagonista di una sparatoria tra fratelli: Christian, fratello di Francesco, era intervenuto per difendere la cognata Laura, maltrattata dal marito mentre era incinta. L’uomo, che racconta che da mesi non lasciava più i suoi figli con la moglie per paura che potesse fare del male ai bambini, dice di avere fatto di tutto per la donna, anche dopo che, un anno e mezzo fa, aveva cominciato a manifestare disturbi depressivi. “Si alzava di notte – dice ancora – dormiva pochissimo e mangiava quando aveva voglia. Avevamo consultato un medico, ma lei non prendeva le medicine. Nei giorni scorsi avevo proprio pensato di rivolgermi a uno specialista”.

link news :
12 luglio 2018: Lite familiare a Pietraperzia conclusa a colpi di pistola
18 luglio 2018: Lite in famiglia. Sparatoria a Pietraperzia: il giovane con la pistola rimane in carcere dopo l’udienza di convalida – video
https://www.youtube.com/watch?v=x5McDCFBHm4&t=13s