Pietraperzia: Laura Di Dio ai giudici: mia suocera mi ha aggredito, mi sono difesa

Tre ore di udienza davanti al Gip. Iniziata anche l’autopsia di Margherita Margani. Si difende davanti ai magistrati Laura Di Dio, la trentaduenne arrestata il 4 febbraio scorso con l’accusa di aver ucciso, la suocera, Margherita Margani. È durata oltre tre ore l’udienza di convalida davanti al Gip del tribunale di Enna, Giuseppe Noto. La donna di Pietraperzia ha ribadito che si sarebbe difesa dell’aggressione della suocera e ci sarebbe stata una colluttazione. Il giudice si è riservato sulla richiesta dell’avvocato della Di Dio che ha chiesto i domiciliari per la donna, che è mamma di una bimba di 5 anni. Il marito I parenti, sulle prime, avevano parlato di una forte depressione della Di Dio. Ma mai nessuno ha contattato o portato la donna da uno specialista. Il marito, Francesco Arnone, che subito dopo l’omicidio aveva detto di amarla ancora, ieri ha preso le distanze dalla moglie: «Non è vero che mia madre la maltrattava. Ora voglio il divorzio». L’autopsia Intanto all’ obitorio dell’ospedale di Enna è iniziata l’autopsia, affidata al medico legale Giuseppe Ragazzi, sul corpo di Margani alla presenza del legale della famiglia della vittima, Angelo També. La donna, e lo confermano i familiari di Di Dio non aveva perdonato alla nuora di essere la causa dell’arresto del fratello del marito, Cristian Arnone, in carcere per avere sparato al fratello, marito della Di Dio, per difendere la cognata picchiata mentre era incinta. E proprio Cristian ha chiesto e ottenuto dai giudici, l’autorizzazione a vedere la madre per un’ultima volta, prima che venisse fatta l’autopsia.