Palermo. Enna: il 4° Policlinico universitario è legge

Enna. Il 4° Policlinico universitario è legge
di Massimo Greco

Un grosso passo avanti verso la realizzazione del 4° Policlinico universitario è stato fatto stanotte con l’approvazione di una norma programmatica che impegna il Governo della Regione ad attivare le procedure necessarie alla sua costituzione. In linea con quanto fatto nel lontano 2002 allorquando gli Onorevoli Crisafulli e Fleres fecero approvare dall’ARS la norma con la quale si posero le basi per la nascita del 4° ateneo siciliano. Promotori dell’iniziativa legislativa sono stati i deputati regionali Venezia e Lantieri che, opportunamente, hanno condiviso l’emendamento con i colleghi della provincia di Caltanissetta. Il Policlinico universitario, infatti, non potrà essere un’Istituzione di quartiere o di “prossimità” (per utilizzare un linguaggio più evoluto) ma una grande infrastruttura capace di erogare servizi sanitari di eccellenza in (e per) il territorio interno e vasto della Sicilia. In tale contesto, il progettando Policlinico universitario diventerà realtà solo, e nella misura in cui, verrà concepito come un big player che riceverà nutrimento da tutti gli immissari ed affluenti presenti in quell’area vasta e interna ancora oggi orfana di una speculare Istituzione territoriale che la rappresenti esponenzialmente. Il fatto che l’idea del Policlinico universitario sia transitato dalle stanze amministrative a quelle legislative, non può che essere evidenziato con ottimismo e gratitudine verso coloro che lo hanno consentito. Ma poiché, com’è noto soprattutto in ambito politico, il diavolo usa fare le pentole senza i coperchi, non possiamo non evidenziare una seria preoccupazione nella norma appena approvata, allorquando autorizza il Governo ad interagire con le Università interessate. Già perché, al netto delle imprecisioni che spesso caratterizzano l’attività legislativa notturna dell’ARS, l’università interessata è una ed è quella che, come sopra ricordato, rappresenta il 4° ateneo siciliano.




E poiché a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, non vorremmo che nelle pieghe di questo “refuso” si celi la volontà dell’Università di Palermo – che ha già il proprio Policlinico – di “mettere le mani”, attraverso i suoi tentacoli nisseni, anche nel 4° Policlinico universitario. Le comunità di Enna e Caltanissetta riusciranno nell’impresa solo se avranno la capacità di resistere alla forza attrattiva dei territori metropolitani che, notoriamente, non hanno interesse a consentirne l’emancipazione. Alla domanda “Oggi come va? San Tommaso avrebbe risposto: “Tutto sommato bene”.