Calascibetta. Vittorio Vaccaro e la sua cucina “green”, da oggi su Food Network le eccellenze del nostro Paese

Calascibetta. Per lo xibetano Vittorio Vaccaro, la vera conferma del successo televisivo ottenuto lo scorso anno, con la trasmissione “A casa cucina papà”, è arrivata quest’anno. La passione per i fornelli, ereditata dai genitori che gestiscono una pizzeria a Calascibetta, gli ha permesso di ritornare su Food Network, canale 33 del digitale terrestre, con un nuovo programma dal titolo “Green Table” in onda ogni martedì alle ore 22. A partire da questa sera, Vittorio farà conoscere alcuni prodotti tipici del nostro Paese. Un tour per valorizzare le eccellenze di aziende specializzate nella produzione di ortaggi di stagione e cereali. Vittorio inoltre scoprirà i segreti di alcuni agricoltori che, in Lombardia, producono miele, riso, prodotti caseari, ma anche coltivazioni dal sapore internazionale come mizuna, tatsoi e cavolo cinese. Dopo aver partecipato alla lavorazione delle materie prime, Vittorio Vaccaro, tra i fornelli, preparerà diversi piatti. Stabilitosi a Milano insieme alla compagna Luna Berlusconi, nipote dell’ex premier, Vittorio preparerà la lasagna con cavolo nero e zucca, le sovracosce di pollo alla birra, i ravioli con impasto al nero di seppia ripieni di ricotta e altro ancora. Alle nuove generazioni, che fanno sempre più fatica a mettersi davanti ai fornelli, Vittorio dice: “Il fornello è una passione, come tutte le passioni la si coltiva se hai la chiamata ai “fornelli. Però la cucina è anche lavoro, fatica, attesa, pazienza e tanto amore, amore per il prossimo. In fondo se ci pensiamo bene si cucina per chi ti sta accanto, per coloro che richiedono di essere nutriti, coccolati. Le nuove generazioni sono più smart, più veloci, proiettati ai nuovi lavori, come quelli tecnologici, dove è richiesta la testa più che la manualità. L’unico consiglio che posso dare è quello che se si ha la passione per i fornelli, bisogna cucinare le cose semplici, ispirandosi a quei piatti che da bambino ci cucinavano le nostre mamme e le nostre nonne”.




L’Unione Europea, di recente, sta consentendo di utilizzare prodotti, come la farina di grillo, “lontani” dalle nostre tradizioni culinarie. Cosa ne pensi?
“Trovo che sia una politica sbagliata e poco rispettosa per chi, come l’Italia, ha una cultura sul buon cibo e sulle materie prime, insuperabili da qualsiasi altro paese al mondo. Io continuerò a utilizzare la farina di grano, quella Italiana, perché voglio la pizza, la pasta, il pane, con i nostri prodotti, coltivati nella nostra terra, con l’amore e il sacrificio di chi ci ha sempre creduto e portato avanti la nostra tradizione gastronomica. Nella trasmissione Green Table si racconta proprio l’amore e la dedizione di tanti piccoli produttori che portano avanti da generazioni la nostra storia. Non sono contro le innovazioni in generale, che invece mi stuzzicano, ma sono di certo contro a quelle ricerche costruite a tavolino, perché alcune potenze dell’industria alimentare, decidono per noi e lo fanno cercando di spazzare via la storia di un popolo”.
     Francesco Librizzi