Valguarnera: persiste lo stallo sulla Provinciale n. 4. Le istituzioni accorrono ancora al suo capezzale
Valguarnera - 25/02/2023
Valguarnera. Al capezzale della Sp4 veglia ancora una volta la Politica, ma nonostante i buoni propositi manifestati, si rileva che i miracoli li fanno solo i Santi. Promesse, promesse e solo promesse, ma ancora nulla di realizzabile, almeno nell’immediato. Al Consiglio comunale di venerdì scorso si è consumata l’ennesima scena madre dopo quella del 20 gennaio 2018, allorquando come adesso sono accorse tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali.
Venerdì pomeriggio c’erano quasi tutti: la sindaca Draià come padrona di casa, il sindaco di Piazza Armerina Nino Cammarata, le deputate nazionali di Fdl Eliana Longi, del PD Stefania Marino nonché il deputato regionale Fabio Venezia. Ad illustrare lo stato dell’arte della Sp4 e Sp 7, la strada che congiunge con lo svincolo Mulinello, il geometra del libero consorzio Ragonese. La madre di tutte le battaglie dibattuto da anni rimane tuttavia sempre lo stesso: la statalizzazione delle due arterie, ovverossia il passaggio all’Anas delle due arterie provincial, la SP4 e la SP7 che ancora non avviene per cavilli burocratici e che faciliterebbe di molto la messa in opera e la modernizzazione delle stesse. Step importante evocato in varie occasioni dalla deputazione nazionale nella scorsa legislatura nonché dall’assessore al ramo Marco Falcone che il 30 agosto del 2020 durante un sopralluogo diede come per scontato il passaggio sotto l’egida dell’Anas. Si dovevano solo aspettare alcuni adempimenti burocratici e nulla più. Ma sono passati quasi tre anni e il tempo scorre inesorabilmente ma siamo sempre al punto di partenza, ovverossia davanti al capezzale del malato grave. Perché di questo si parla, considerato che le due arterie versano in condizioni pietosissime se non vergognose. E stiamo parlando dell’arteria più importante della provincia che collega l’autostrada uscita Dittaino ai centri di Valguarnera, Aidone e Piazza Armerina. Quest’ultima, città turistica, sede ospedaliera e di istituti di istruzione superiore, ove tutte le mattine confluiscono migliaia di ragazzi. I finanziamenti per la sistemazione di queste due importanti arterie, allora come adesso, sono a portata di mano, bisogna vedere però quando ci si arriva e come ci si arriva. Secondo la relazione stilata dal geometra del Libero Consorzio (ex Provincia) Ragonese, la SP4 è stata inserita nei programmi di finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità e che prevede: 1) manutenzione straordinaria per il recupero, con miglioramento strutturale, del Viadotto Floristella per un importo di 870 mila euro, progetto in corso di redazione; 2) manutenzione straordinaria del viadotto “Mulinello” per un importo di 4 milioni e 250 mila euro, progetto in fase di redazione; 3) stanziamento della Regione Siciliana di un importo di 1.791.853 per la manutenzione straordinaria della SP7, la strada dissestata che conduce allo svincolo Mulinello e della SP88, la strada che passa sotto la galleria Grottacalda, progetti entrambi in fase di redazione.
Altri fondi ministeriali per 312 mila euro riguardano la sostituzione delle barriere di sicurezza sempre sulla Sp4 e Sp 78. Infine è stato finanziato l’intervento per i lavori di manutenzione straordinaria per i giunti del viadotto, vicino la Galleria per un importo di 83 mila 474 euro. Per la strada 7A che collega il bivio Pirato con lo svincolo Mulinello sono stati stanziati 3 milioni 524 mila. L’importo totale è di quasi 11 milioni di euro, 7.315.000 soli per la Sp4 e la SP 7, somma quest’ultima già prevista nel 2020 dall’assessore regionale Falcone. Durante il Consiglio comunale straordinario le istituzioni presenti hanno evidenziato tra l’altro una cosa, che le province regionali non esistono più, che sono state svuotate da ogni risorsa finanziaria e che i Comuni ne pagano le conseguenze. Ripetono come un mantra che hanno bisogno di “fare squadra” se vogliono ottenere qualcosa di tangibile, non solo in fatto di viabilità, ma anche per interventi su altre infrastrutture: “unirsi e progettare insieme” e interloquire direttamente con Regione, Stato ed Europa. Ed è stato questo il tema dominante. A tale riguardo il Consiglio Comunale di Valguarnera, all’unanimità ha votato come la scorsa volta un ordine del giorno inviato al Prefetto e tutte le massime autorità, chiedendo di istituire in Prefettura un tavolo tecnico provinciale permanente, composto dai sindaci dei Comuni interessati, che permetta di trovare soluzioni adeguate, atte alla risoluzione di questa annosa problematica. Gli interventi: L’on. Eliana Longi che fa parte della commissione trasporti della Camera ha detto: “La nostra provincia è stata dimenticata da tutti. Dobbiamo fare squadra istituendo una cabina di regia per raggiungere determinati obiettivi. Nella qualità di componente della commissione trasporti rappresenterò le problematiche sia a livello istituzionale che con l’Anas per accelerarne l’iter di statalizzazione”. La sindaca Draià: “Ricordo che già nel 2020 fu istituito un tavolo in Prefettura. Ritengo che per la sicurezza dei cittadini non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo fare tutti squadra, al di là delle appartenenze politiche”. Il sindaco di Piazza Armerina: “Rilevo che per le tempistiche siamo ancora in alto mare. La riunione col Prefetto fatta nel 2020 pensavo fosse risolutiva, così quella avvenuta con l’assessore Falcone, invece ancora oggi parliamo di statalizzazione delle due arterie. Auspico che non si perdi più tempo perché il conto che paghiamo in termini di mobilità e di presenza turistica è salato”. L’on. Stefania Marino: “I progetti ci sono ma la lentezza burocratica non ci aiuta. Sono stata già all’Anas per chiedere lo stato dell’arte sulla statalizzazione. Spero che si trovi un accordo per arrivare allo scopo”. L’on Venezia fa invece una amara considerazione: I finanziamenti arrivano ma sono nella maggior parte dei casi i problemi burocratici ed i codici d’appalto che rallentano l’esecuzione dei lavori.
Le difficoltà esistono anche in fase di progettazione. I Liberi consorzi, a causa delle abolizioni delle ex province, non hanno più risorse né apparati tecnici sufficienti per provvedere velocemente alla esecuzione delle opere, limitandosi nella maggior parte dei casi a fare solo interventi tampone. Credo molto nel ripristino delle province e mi batterò per restituirle il loro ruolo. Sappiamo benissimo che senza una buona viabilità non potrà esserci mai rilancio per il nostro territorio. La SP4 è una strada strategica e forse la più importante e costituisce sicuramente il maggior volano di sviluppo per il nostro territorio. Nella finanziaria regionale – aggiunge – sono stati stanziati circa 200 milioni destinati alle aree interne, di cui circa 45 riguardano la viabilità secondaria. Mi impegnerò affinché queste risorse non vengano disperse”. Nel dibattito sono intervenuti pure i consiglieri Luca Bonanno, Giuseppe Speranza, Filippa D’Angelo, Enrico Capuano, Gaetana Telaro, il presidente del Consiglio Enrico Scozzarella.
Rino Caltagirone