Crisi politica a Nicosia: il punto con Aldo La Ganga

Certamente quelli che si stanno vivendo a Nicosia sono giorni “tumultuosi” a seguito delle dimissioni di Bonelli dalla carica di Primo Cittadino dopo un consiglio comunale abbastanza rocambolesco in cui è stata eletta Presidente del Consiglio Maria Letizia D’Amico, membro della maggioranza, con i voti della minoranza ed alcuni membri della maggioranza “dissidenti”. Facciamo il punto della situazione con Aldo La Ganga.

Caro Aldo, tu da diverso tempo sei stato una autorevole voce critica rispetto all’operato di Bonelli. Ora ci sono le sue dimissioni anche se, come noi scherzando in un precedente articolo, sembra quasi che si stia valutando di ritirarle per una sorta di responsabilità nei confronti dei cittadini. Ma se non c’è la maggioranza in Consiglio Comunale, sono meglio le dimissioni e andare al voto anche fra un anno o bloccare tutto lo stesso (e potrebbe essere più di un anno non essendoci i due terzi per la sfiducia) con un’Amministrazione che sembrerebbe non avere i numeri in Consiglio?

 Intanto grazie per aver deciso di intervistarmi, una voce autorevole? Credo di no, solo un nicosiano che si interessa dei beni comuni e della vita pubblica della città.

Lo spauracchio del commissariamento lungo un anno non esiste più, come ben saprai le date previste dall’Assessorato agli enti locali sono quelle dell’ultima settimana di maggio, quindi Nicosia ci rientra tranquillamente.

Per quanto riguarda poi il fatto di non avere più la maggioranza in consiglio, credo che sia un problema meno grave del previsto.

Uno perché la forza più grande d’opposizione che è uscita dalle elezioni amministrative, e mi riferisco ai consiglieri comunali del PD, ha sempre avuto nei confronti dell’amministrazione Bonelli un atteggiamento soft e sicuramente è lì che rivolgerà le due attenzioni il sindaco Bonelli se vuol riprendere ad amministrare la città.

Tutto questo naturalmente se come sembra da qui a giorni il sindaco ritirerà le dimissioni.




Tu non hai mai lesinato critiche all’operato di Bonelli come Sindaco. Ma 30 anni fa tu e Bonelli eravate “alleati” all’interno di quel progetto politico che ha condotto Piergiacomo La Via a diventare Sindaco di Nicosia e che la storia ci ricorda aver fatto tante cose importanti per la comunità. Che cosa si è rotto? Perché, secondo te, Bonelli non ha fatto esperienza di quel periodo e ha cambiato modo di fare politica per come tu lo critichi?

 Su quella esperienza amministrativa ci sarebbe molto da scrivere e da dire.
Molte cose potrei elencarti che fanno la differenza tra due metodi amministrativi completamente diversi.
Te ne dico due.
La prima, durante l’amministrazione La Via c’era molta collegialità con la città, le associazioni di categoria e il volontariato e con i cittadini tutti.
C’era un progetto di sviluppo e di convivenza civile.
Oggi tutto questo non c’è, non esiste e non per scelta ma per incapacità.
La seconda è quella che l’attuale sindaco non è stato mai un politico di “di un uomo solo al comando”… nella sua storia politica ormai lunga oltre trenta anni non ha mai battuto i tempi per costruire di suo qualcosa di concreto per la comunità che rappresenta, è stato e continua a essere un “gregario” rispettabile ma un gregario che può raggiungere ottimi risultati solo se è all’interno di una squadra.

C’è anche da dire una cosa, grande differenza rispetto a 30 anni fa: oggi a Nicosia c’è un sentimento di rassegnazione e l’opinione pubblica sembra disinteressarsi alla politica locale. Peraltro non si capisce se esiste o meno un’Opposizione (mentre ai tempi voi l’avete avuta agguerrita) e chi dovrebbe essere di sale per l’opinione pubblica, preferisce quasi trasmettere veline asetticamente facendo morire qualsiasi tipo di dibattito (che sarebbe utile anche aldilà della politica). Perché questa rassegnazione? Perché questo appiattimento dell’opinione pubblica?

 Mi viene da risponderti in maniera istintiva.

Siamo giunti a questa situazione perché negli ultimi anni e soprattutto nel periodo delle amministrazioni Bonelli si è lavorato per costruire “sudditi” e non cittadini.

Lo sappiamo tutti che i cittadini quando sono informati con onestà e equidistanza sia da chi detiene il potere che da chi dovrebbe per mestiere fare questo, sono un problema e sono mal sopportati da chi comanda.

Tu, in maniera provocatoria, hai creato un’importante manifestazione culturale praticamente boicottata da tutti. Anche il vecchio Vescovo, che peraltro ha ricevuto la cittadinanza onoraria, evento che abbiamo in molti (a differenza di altri proni ai poteri) fortemente criticato, ha attaccato la tua rassegna. Oggi, oltre alla rassegna, hai dato vita ad un blog che sta dando voce ad ampi strati della popolazione e si vede che la realtà è ben diversa da quella che ci vogliono passare. Ma perché fai tutto ciò? Andare controcorrente ti fa beccare solo porte in faccia…

 Lo faccio e continuerò a farlo finché avrò fiato e forza.

Perché lo faccio?

Perché amo questa città, perché sono figlio della sua storia contadina e imprenditoriale e soprattutto penso che questa gente meriti molto di più, ma molto di più di quello che questa classe politica sta dando ai miei concittadini.

Per quanto poi riguarda le porte in faccia, diciamo che i conti si fanno alla fine, tu pensa che ci sono ex sindaci che se entrano in un bar per leggere il giornale e mai per prender un caffè, quasi nessuno li saluta e certamente nessuno gli offre niente…

Per non parlare dell’ex vescovo che probabilmente sarà ricordato per il ” rimprovero” ad una rassegna libraria, per aver cancellato una storica manifestazione come il Palio e per la cittadinanza onoraria immeritata datagli dai suoi “afezionados” consiglieri comunali e amministratori cittadini.

Quindi il bello e sempre quello che deve venire.



Se tu potessi dare un consiglio a Bonelli in merito a queste dimissioni, quale consiglio daresti?
 

Nessuno, io gli ho fatto negli anni almeno 20 proposte, ma lui non ne ha preso mai nessuna in considerazione.

Perché? Credo perché mi vede come un suo avversario e si sa lui gli avversari non li sopporta non li tollera e, se può, politicamente li elimina, come è successo di recente con gli assessori Mancuso in campagna elettorale e con Pagliazzo in questi giorni.

Poniamo che alla fine Bonelli non sarà più sindaco. Probabilmente il motivo di questa domanda è legata alla rassegnazione generalizzata che ha nei fatti “ucciso” la politica e che quindi ad oggi sembra che possiamo dire “dopo Bonelli la tempesta”. Ma chi potrebbe diventare prossimo sindaco di Nicosia? A questo presunto sindaco di Nicosia quale consiglio darebbe l’Amministratore La Ganga, che peraltro sotto gli anni del tuo assessorato a Nicosia si è registrato un fortissimo fermento culturale con eventi che tutt’oggi sono riproposti e che affondano le loro radici in quegli anni?  

Sono stato amministratore di Nicosia 30 anni fa, troppo tempo è passato per comprendere fino in fondo i meccanismi di questa nuova politica.
Una cosa trovo veramente disgustoso: leggere e sentire alcuni  giovani professionisti o imprenditori che scrivono e dicono che dopo Bonelli c’è solo il vuoto.
È veramente offensivo per tanti giovani capaci, bravi e intellettualmente superiori a questa classe politica che attualmente governa la città.
Nicosia ha certamente giovani all’altezza, sì, perché per scommettere nel rilancio innanzi tutto ci vogliono giovani che non vedono la politica come un modo per guadagnare facilmente uno stipendio.
Capaci di fare cambiare passo a la città e ricostruire un collante comunitario che adesso non c’è piu.
Il sindaco confermi le dimissioni, non ci faccia perdere ancora tempo, serve una nuova generazione al timone.
Ora.
Alain Calò

Link news di riferimento:
Video – Lo spettacolo (non certo edificante) del Consiglio comunale di Nicosia che hanno portato alle dimissioni del Sindaco Bonelli