Ecco la lettera aperta ai vertici del partito.
“L’elezione di Elly Schlein a Segretaria nazionale del Partito Democratico rappresenta una potenziale rivoluzione all’interno del centro-sinistra italiano.
La grande partecipazione del popolo delle primarie permette di avviare un processo politico ambizioso e capace di organizzare sui territori un Partito plurale, rappresentativo delle comunità locali e umile nel rapportarsi con la propria comunità di riferimento. Il linguaggio adoperato dalla neo-segretaria, caratterizzato da parole d’ordine in linea con la tradizione di una forza politica popolare, progressista e socialdemocratica, ha messo in evidenza l’importanza di costituire un’area di riferimento capace di tenere insieme le lotte per la giustizia sociale, il clima, i diritti sociali e civili.
Oggi è il momento di ridare al Partito Democratico un’identità chiara, comprensibile e coerente.
Per noi non è possibile istituire una gerarchia d’importanza fra i Diritti sociali e civili e chi prova a creare tale costrutto ideologico, tendenzialmente, li vuole negare entrambi. Crediamo in un Partito che riesca a tenere unite queste lotte, così come fanno le nuove generazioni, capaci di mobilitarsi insieme per il clima, lo sfruttamento del lavoro e combattere le disuguaglianze sociali.
Occorre costruire un ponte tra le migliori risorse già presenti dentro il Partito Democratico e coloro che, negli ultimi anni, hanno agito fuori dal Partito, spesso non trovando canali di dialogo e di condivisione delle battaglie comuni. La classe dirigente del PD, presente e futura, deve ricreare le condizioni necessarie per riconnettersi con la propria base politica di riferimento, richiamare i tanti soggetti che in questi anni si sono allontanati dal Partito, ascoltare le nuove generazioni, sforzarsi di comprendere appieno le problematiche presenti nell’odierna società. La Politica senza il contatto con le Piazze diventa autoreferenziale; le Piazze senza il contatto con la rappresentanza Politica rischiano di tramutarsi in antipolitica, con seri rischi per la tenuta del sistema democratico.
Il nostro compito deve essere proiettato a scrivere una storia capace di rapportarsi con le sfide future, senza mai dimenticare il dovere di difendere la memoria antifascista e i valori della Costituzione nata dalla Resistenza.
Occorre creare una seria alternativa alla Destra che governa, non solo a livello nazionale, ma anche la nostra regione e buona parte dei territori.
Il governo Meloni ha mostrato immediatamente il volto della peggiore ideologia della destra nazionalista, criminalizzando i giovani che legittimamente manifestano, gli immigrati che scappano dalla miseria e dalla guerra in cerca di un futuro migliore, le ONG che cercano di salvare vite umane, tollerando l’illegalità fiscale, negando l’emergenza climatica, difendendo le rendite e i privilegi, mostrando di essere perfettamente in linea con un’idea di società frammentata e corporativa. Lotta alla povertà educativa, alle diseguaglianze sociali, di genere, generazionali e territoriali, ridistribuzione della ricchezza, lavoro stabile e contrasto al precariato, emergenza climatica, devono rappresentare le battaglie del PD e della sinistra italiana. Crediamo in una politica che non abbia più l’ossessione della prossima scadenza elettorale, che sia in grado di darsi un orizzonte di medio lungo periodo, che torni ad essere attrattiva per le nuove generazioni.
Molti di noi, in questi ultimi 15 anni, non hanno più rinnovato la tessera nel PD pur essendo stati protagonisti della fase costituente; ciò non ha impedito di sostenere le liste del PD nelle diverse consultazioni elettorali. Nelle ultime primarie per la scelta dei candidati all’Assemblea regionale siciliana abbiamo partecipato con grande trasporto, mobilitando un gran numero di elettori e simpatizzanti del PD. Rivolgiamo un invito alla Direzione nazionale affinché provveda a riaprire immediatamente il tesseramento, per consentire a coloro che hanno votato alle Primarie di partecipare attivamente alle fasi congressuali nei contesti regionali, provinciali e locali.
Ora siamo pronti a dare il nostro sostegno per l’avvio di questo ambizioso processo e, pertanto, ci rivolgiamo a tutti coloro che si riconoscono nei valori del centro sinistra e che hanno la voglia e il coraggio di diventare parte attiva di un progetto politico alternativo alle destre e capace di dare avvio ad un’area politica plurale, aperta al confronto, al dibattito e capace di attrarre le nuove generazioni.
Non cogliere le opportunità che possono derivare da questa nuova fase significherebbe condannare la sinistra all’irrilevanza politica”.
Rino Caltagirone