Barrafranca: alunni ricordano il “buio” della Shoah, le Foibe, le morti nel Mediterraneo e le guerre nel mondo

“Per non dimenticare” è il titolo della manifestazione che si è svolta in questi giorni a Barrafranca, all’interno della chiesa madre, a cura degli alunni delle classi quinte della scuola primaria, delle classi terze e del percorso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Europa”di Barrafranca, diretto da Maria Filippa Amaradio. Manifestazione a mezzo della quale gli alunni, grazie all’impegno, alla collaborazione, alla condivisione dei docenti delle classi V della Scuola Primaria, delle classi III della Scuola Secondaria I grado, del percorso ad indirizzo musicale, hanno commemorato la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo.

Manifestazione, già prevista per lo scorso 10 febbraio, data dedicata al Ricordo delle vittime del massacro delle Foibe che, in conseguenza all’allerta meteo disposta dalla Commissione prefettizia del Comune di Barrafranca con conseguente sospensione dell’attività didattica, è stata rinviata a marzo. “Fare memoria significa combattere contro l’indifferenza”, il filo conduttore dello spettacolo che ha colpito i cuori di tutti i presenti. Le attività si sono mosse sulla denuncia del dramma della “tempesta devastante“ della Shoah, sulla tragedia delle Foibe fino all’attualità triste del nostro tempo in cui campi di concentrazione del male e dell’annullamento della dignità umana si palesano davanti ai nostri occhi, nell’indifferenza diffusa che testimonia quanto poco abbiamo appreso dalla storia. “L’Olocausto non è finito” recitava un alunno nella drammatizzazione intitolata “Eppure il cielo è azzurro”, c’è ancora in molte parti del mondo, laddove migliaia di persone sono costrette a fuggire, a nascondersi, a subire violenze e guerre, in Afghanistan, nei campi in Libia, nell’infanzia negata dei bambini siriani, sui barconi carichi di speranza e di sofferenza nel mare Mediterraneo. Della Shoah hanno parlato gli alunni di quinta della scuola primaria presentando un passo del diario di Anne Frank, eseguendo la canzone” Auschwitz” di Guccini ed interpretando le poesie “Farfalle” e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. La prospettiva si è quindi ampliata con l’intervento sempre degli stessi alunni che hanno parlato delle Foibe e hanno concluso con una frase molto significativa stampata sulle spalle “Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”.

L’iniziativa si è poi conclusa con le riflessioni e le testimonianze sempre sulle Foibe degli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado. I lavori sono stati introdotti ed accompagnati dall’orchestra della scuola secondaria di primo grado che ha eseguito dei brani inerenti al tema trattato. Parole e note sono risuonate tra le navate della chiesa madre accompagnate dalle voci allegre e commosse dei cori degli alunni guidati dagli insegnanti di strumento e di musica. Come diceva Anna Frank: “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili.




Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”. “Ed è proprio partendo da questa splendida e ricca considerazione – ha spiegato la dirigente Maria Filippa Amaradio – di chi ha vissuto davvero questa assurda esperienza, che è interessante e costruttivo vedere come la nostra scuola, grazie alla sensibilità e professionalità del personale docente, è riuscita, attraverso percorsi artistici, storici, letterari e musicali, a trasmettere la preziosità di “ricordare” e “riflettere” concretamente su quanto è accaduto in quegli anni assurdi al di la dell’indifferenza”.
Francesco Librizzi