Calascibetta. Assistente sociale comune: “Incontrerò la famiglia che ha subito danni dall’incendio alla casa e valuteremo il da farsi”

Calascibetta. “Mi sarei aspettata più solidarietà da parte del Comune, invece l’ho avuta da diverse famiglie e insegnati, le quali hanno regalato indumenti, libri e giocattoli ai miei due figli, uno dei quali, quello di dieci anni, si è salvato dalle fiamme sol perché ha deciso di andare a dormire, quella sera, nella stanza della mamma”. Sono le parole di Gaetano Licari a seguito dell’incendio che nella notte del 24 febbraio scorso, a causa di un corto circuito, come hanno potuto accertare i vigili del fuoco di Enna, ha distrutto la stanza di uno dei due figli (10 e 4 anni l’età dei ragazzi) e causato danni anche in altre parti della casa. Per fortuna che, in questa brutta vicenda, il pronto intervento di un vicino di casa e dei vigili del fuoco ha permesso di portare in salvo tutte e cinque le persone che in quel momento si trovavano all’interno dell’abitazione. Gaetano Licari, non in casa per motivi di lavoro, avvertito dalla giovane moglie ha chiamato anche lui i soccorsi. L’incendio, scoppiato alle prime luci dell’alba, quando in casa dormivano i due figli, la mamma e i genitori di lei, è stato domato dai vigili del fuoco, che hanno anche provveduto a far uscire dall’abitazione gli anziani genitori di lei, trasportati successivamente all’ospedale di Enna per accertamenti. Per tutti gli altri, fortunatamente, non c’è stato bisogno dell’intervento dei sanitari. Il giorno stesso dell’incendio, l’assistente sociale del comune di Calascibetta, Biagia Li Puma, ha incontrato la famiglia per verificare il da farsi. Oggi Gaetano Licari dice: ”A distanza di dice giorni dall’accaduto, i miei figli e mia moglie sono alloggiati da parenti mentre io dormo in una stanza della casa rimasta intatta.




Quando penso che ancora paghiamo le rate per l’acquisto dell’abitazione e adesso, probabilmente, ci occorre un altro mutuo per riparare i danni causati dalle fiamme, mi vengono i brividi”. Ieri, l’assistente sociale, Biagia Li Puma, ha detto: ”Se il Comune potrà fare qualcosa, sicuramente non si tirerà indietro. Incontrerò la famiglia e discuteremo della problematica”.
Francesco Librizzi