
Enna. Lunghe file, imprecazioni e alta tensione, ieri, al Cup dell’ospedale Umberto I°, dove è stato necessario l’intervento di due agenti della Polizia di Stato. Moltissime le persone, quasi tutti in piedi, dalle prime ore della mattina per le prenotazioni di prestazioni mediche o per regolarizzare una prestazione già effettuata nel reparto di competenza. A chiamare gli agenti è stato un cittadino invalido, Giovanni Leonardo, che, stanco e stressato dalla lunga attesa, ha voluto denunciare una situazione al limite. Infatti, era aperto un solo sportello su tre a causa, pare, della mancanza di due operatori assenti per malattia. “Ho fatto intervenire gli agenti di polizia – ha dichiarato Leonardo- ora loro faranno un rapportino; chiederò al mio avvocato di farsene rilasciare una copia perché ho intenzione di rivolgermi con un esposto alla Procura della Repubblica. Sono invalido e con mia moglie sono ore che aspettiamo per accedere allo sportello per una prenotazione”. “Non è accettabile che un’azienda sanitaria di queste dimensioni non sia in grado di trovare una soluzione per accelerare le procedure del Cup o almeno snellirle – afferma un signore cardiopatico in attesa- ho messo l’holter in cardiologia, ora devo regolarizzare la pratica. Alle 8,30 ho preso il numero 53D per la prenotazione. E’ quasi mezzogiorno e il sistema elimina code segna ancora il 46. Ma è normale tutto ciò?”. Un signore gli fa eco: “Mia figlia, anche lei è venuta alle 8.30, per impegni di lavoro alle 10,30 è dovuta andare via e sono venuto io a sostituirla”. Insomma, alle ore 12 c’era molta tensione e considerato che alle 13 lo sportello chiudeva, c’erano almeno altre 120 persone in attesa.
Ma non mancano altre segnalazioni di inefficienza del Cup. A denunciarla recentemente alla nostra redazione è stato un appuntato dei Carabinieri in pensione, il quale segnalava che chiamare sia il numero verde che fisso a qualsiasi ora è “un’impresa titanica”.
Giacomo Lisacchi