Calascibetta: “Danni economici e d’immagine” ancora polemiche per il “no” all’evento automobilistico

Calascibetta. Non si placano le polemiche, nel comune xibetano, a seguito della decisione di annullare il primo Ronde “Città di Calascibetta”, manifestazione automobilistica che si sarebbe dovuta tenere domenica scorsa. In paese si parla di importante danno economico, ma anche di danno d’immagine. Deluse sia le attività commerciali sia gli organizzatori che avevano già affrontato diverse spese. Tutto infatti era pronto: i bed and breakfast del luogo avevano fatto registrare il pienone, equipaggi iscritti da mezza Sicilia, piano di sicurezza stilato, premi per i partecipanti già acquistati, ma dopo due missive dell’Aci tutto è cambiato, con la Prefettura che, giustamente, ha convocato un tavolo tecnico. “Perché questa intromissione dell’Aci”, si chiedono in paese. Ma andiamo con ordine. Lo scorso 14 marzo arriva il nulla-osta della Prefettura per la disputata della manifestazione, il giorno successivo il “si” della Questura. Va detto anche che gli organizzatori, ovvero l’associazione “Gruppo Piloti del sud”, avevano già fornito il piano di sicurezza che prevedeva le ambulanze lungo i tre chilometri del tracciato, il servizio degli uomini della Protezione civile locale e altro ancora. A quel punto, nella stessa giornata del 15 marzo, l’Aci scrive la prima nota alla Prefettura e alla Questura riguardo gli standard di sicurezza, missiva che rinvia il 16 marzo. Alla Prefettura, quindi, non rimane che convocare immediatamente (venerdì 17 marzo) un tavolo tecnico. Così, a seguito degli interventi degli organi di sicurezza, ovvero il vicario del prefetto, la Questura, i Carabinieri e la Guardia di finanza, presenti anche il comune xibetano, l’associazione organizzatrice “Gruppo Piloti del Sud” e l’Aci, si è arrivati alla determinazione di non autorizzare lo svolgimento della manifestazione. Un vero colpo di scena l’hanno definito sia gli organizzatori sia i rappresentanti politici del comune di Calascibetta, non fosse altro perché in precedenza Prefettura e Questura avevano già dato l’ok. Cos’è cambiato dopo le missive dell’Aci? Una intromissione che da subito ha mandato su tutte le furie l’assessore allo Sport di Calascibetta: “Associazioni che dovrebbero collaborare, come l’Aci, facendo fronte comune per la rinascita dei territori, occupano invece il loro tempo a farsi la guerra.




Dopo avere ottenuto l’ok della Questura, sulla base del fatto che si trattasse di una manifestazione ludico-ricreativa e pertanto non subordinata al preventivo nulla-osta dell’Aci e alla non applicazione dell’articolo 9 del codice della strada – continua l’assessore – la decisione dell’Automobile club d’Italia ci lascia perplessi, ma non possiamo che prendere atto”. Alcuni gestori di strutture ricettive commentano: Sarebbe stato più opportuno che il diniego all’evento arrivasse prima che venissero affrontate diverse spese. Sarebbero dovuti essere non solo due giorni all’insegna dello sport, ma anche un modo per fare girare l’economia del paese”.
Francesco Librizzi