Calascibetta: “Si ripristini il centro prelievi” sollecito ai vertici dell’Asp di Enna

Calascibetta. “Ciò che mi preme in prima persona è non lasciare nulla di intentato e perorare la causa, se è il caso con determinazione, che riguarda il ripristino dei servizi socio sanitari a tutela della comunità xibetana indebitamente depauperata”. Sono le parole dell’assessore comunale alle Politiche sociali e alla Salute, Stefania Di Stefano, la quale ha scritto, giovedì scorso, sia al commissario straordinario dell’Asp di Enna, Francesco Iudica, sia al direttore sanitario Emanuele Cassarà, chiedendo loro l’istituzione di un tavolo tecnico per cercare di risolvere la problematica inerente la chiusura del centro prelievi a Calascibetta. L’assessore Di Stefano, nei giorni scorsi, era stata invitata dal gruppo consiliare del Partito democratico a farsi carico della questione. Dal primo febbraio scorso, infatti, giorno in cui il laboratorio analisi, convenzionato con l’Asp, ha chiuso i battenti, il territorio xibetano soffre la grave carenza dell’erogazione di alcuni servizi socio sanitari. Adesso, con la nota dell’assessore, sono stati accesi, ufficialmente, i riflettori su una problematica che interessa la collettività, costretta a spostarsi nel capoluogo o altrove per supplire alle carenze.




L’obiettivo del tavolo tecnico, chiesto dalla Di Stefano, è quello di alleviare i problemi soprattutto agli anziani e ai disabili, i quali hanno difficoltà a spostarsi nella vicina Enna per svolgere le dovute prestazioni sanitarie, oltre il fatto che i tempi di attesa per un prelievo risultano essere lunghi e tutto ciò crea disagi alle fasce più deboli. “Se nel presidio sanitario xibetano, ubicato in Via Maddalena, si esclude infatti la medicina pediatrica, fanno sapere cittadini e sigle sindacali, come la Cisl, risultano assenti altri servizi, come il centro prelievi”.
Francesco Librizzi