Enna.  La Città universitaria si costruisce con i “fatti”

Enna.  La Città universitaria si costruisce con i “fatti”

di Massimo  Greco

L’accordo raggiunto tra il Comune di Enna e l’Università Kore in direzione dell’auspicata Città universitaria, unanimamente accolto con favore, richiede però che si passi velocemente dalle “parole” ai “fatti”. I tempi stringono e gli iscritti alla facoltà di medicina con frequenza obbligatoria mal si conciliano con quelli della burocrazia comunale. A parte il progetto della residenza universitaria di S. Anna rimasto inutilmente ingabbiato, si rischia di perdere tempo prezioso anche per il secondo progetto di residenza universitaria previsto in contrada Panasia, dotato dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Soprintendenza per i beni culturali ma ancora sprovvisto della valutazione di incidenza ambientale che avrebbe dovuto fare lo stesso Comune di Enna entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta. Tale valutazione si caratterizza quale giudizio di ampia discrezionalità, oltre che di tipo tecnico, anche amministrativa, sul piano dell’apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione rispetto all’interesse all’esecuzione dell’opera. Discrezionalità che certamente non va confusa con  quella intrinseca all’esercizio della funzione d’indirizzo politico (spettante agli organi di governo) che deve rimanere separata rispetto alla competenza dei dirigenti relativamente agli atti cd. di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica. La sottolineatura è tutt’altro che ovvia in considerazione delle inevitabili “interferenze” che si generano allorquando i dirigenti sono reclutati con incarico a tempo determinato e con procedura fiduciaria ex art. 110 del TUEL.




Questo strumento normativo, contestato da autorevole dottrina e recentemente superato in ambito sanitario, contribuisce ad intorbidire le acque dell’agire amministrativo della Pubblica Amministrazione che, invero, devono rimanere cristalline in ossequio al principio costituzionale di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione. Alla domanda “Oggi come va?”,   Epimenide avrebbe così risposto, “Mentirei se glielo dicessi”.