Non ci fu racket delle pompe funebri a Valguarnera. Milinziano e Bonanno assolti definitivamente con sentenza irrevocabile

Valguarnera. Non ci fu racket delle pompe funebri a Valguarnera. Giovanni Milinziano e Gaetano Bonanno sono stati definitivamente prosciolti a seguito di sentenza divenuta irrevocabile. I due erano stati accusati di aver minacciato tra luglio e agosto 2013 il titolare di un’agenzia di pompe funebri del luogo, costringendolo a tollerare la loro attività abusiva e facendogli credere di avere agganci nel mondo del crimine organizzato. Milinziano e Bonanno erano stati già assolti da questa grave accusa in primo grado dal Tribunale di Enna in data 29 settembre 2022 “perché il fatto non sussiste”, adesso trascorso infruttuosamente il termine utile per proporre appello da una delle parti, la sentenza è divenuta irrevocabile in data 12 febbraio 2023. Soddisfatti del felice esito sia Milinziano che Bonanno, dopo quasi dieci anni di calvario: “Dopo un lungo processo, durato ben 10 anni- dichiarano i due in una nota- dove abbiamo portato sulle spalle, solo con l’aiuto ed il sostegno delle nostre famiglie, il peso di gravi accuse, possiamo comunicare finalmente di essere stati definitivamente assolti nel giudizio ove ci venivano contestate gravi condotte delle quali i giudici del Tribunale di Enna hanno ritenuto in via definitiva di assolverci con formula piena . Oggi ci sentiamo di rivolgere un pensiero al sistema giustizia anche alla luce delle recenti riforme delle quali si continua a parlare per velocizzare i tempi dei processi e ripensiamo a quello che noi e le nostre famiglie abbiamo dovuto vivere in questi lunghi dieci anni.




A quel sistema per cui un rinvio a giudizio che dopo tanti anni si è rivelato del tutto destituito di fondamento, all’epoca dei fatti pubblicato su tutte le testate giornalistiche con le nostre foto in risalto e quello che ne è conseguito in termini di sequestri, perquisizioni nonché le lunghe notti insonni che hanno stravolto le nostre vite, abbiamo atteso questo momento che finalmente è arrivato. All’amarezza provata, però ci ha sempre accompagnato una smisurata fiducia nei Giudici che hanno compreso la nostra innocenza sancita nella sentenza 731/2022 del collegio penale di Enna, a cui rivolgiamo tutto il nostro ringraziamento e la nostra stima. Possiamo finalmente dire – concludono i due – che la nostra vicenda giudiziaria è terminata”.
Rino Caltagirone