Cerami, riconvocato in sessione ordinaria mercoledì il Consiglio comunale per la convezione Area Interna Troina

Cerami. Si è risolta in un nulla di fatto la riunione del consiglio comunale di martedì per deliberare l’adesione alla convenzione per la definizione della strategia d’area alla quale hanno già aderito 13 dei 14 consigli comunali della coalizione dell’Area Interna (AI) Troina. Gli altri 13 consigli comunali che ha già deliberato l’adesione alla convezione sono: Agira, Assoro, Calascibetta, Catenanuova, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa. Con la stipula della convenzione i 13 comuni di fatto costituiscono l’Autorità Territoriale che ha il compito di definire la strategia d’area e selezionare le operazioni coerenti con la strategia d’area entro il 30 giugno. La tempistica per la costituzione dell’AT indica la data del 31 marzo. Se non ci sarà un ripensamento in tempi brevi, il comune di Cerami non ci sarà nell’AI Troina. Ed è un paradosso perché nella mappa dei comuni delle aree interne, Cerami è definito ultraperiferico, il comune più distante dalle aree urbane-poli offerta di servizi, come Catania e Caltanissetta. I tempi sono veramente molto stretti. L’Autorità di gestione (Adg), che il Dipartimento della programmazione regionale, ha convocato l’AI Troina per il 13 aprile a Catania per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’elaborazione della strategia d’area. Ma come si è venuta a creare questa situazione di difficoltà al comune di Cerami? Il presidente Giuseppe Lombardo aveva convocato il consiglio comunale in sessione straordinaria per lunedì con un solo punto all’ordine del giorno: convenzione per la definizione della strategia d’area. La riunione del lunedì non si è potuta fare perché mancava il numero legale: erano presenti 4 consiglieri su 10. La riunione è stata rinviata al giorno successivo, martedì.




Alla riunione di martedì hanno partecipato 9 dei 10 consiglieri. Per regolamento, prima di iniziare a discutere e deliberare, il consiglio comunale deve esaminare la sussistenza degli estremi della necessità e urgenza. Se non li ravvisa, la trattazione dell’argomento è rinviata alla prima seduta utile della sessione ordinaria. Nella seduta di martedì, con 4 voti favorevoli (Rosa Maria Bonanno, Giuseppe Lombardo, Sillaro Salvatore e Sutera Antonio) e 5 contrari (Maria Grasso, Michele Mongioj, Flavia Pirrello, Michele Pitronaci e Domenico Proto), il consiglio comunale non ha riconosciuto la sussistenza dei motivi d’urgenza e necessità, ma non ha preso alcuna decisione sulla convenzione. Convocato in sessione ordinaria, il consiglio comunale deciderà mercoledì prossimo se approvarla o non approvarla.
Silvano Privitera