Calascibetta: rievocata l’entrata di Gesù a Gerusalemme con Giosuè Cagnino nel nobile ruolo di Gesù

Calascibetta. Con la rievocazione dell’entrata di Gesù a Gerusalemme, che si è svolta ieri in occasione della Domenica delle Palme, sono entrati nel vivo a Calascibetta i riti pasquali. Tradizioni religiose che si concluderanno domenica prossima, in piazza Umberto I, con “U ‘ncuntru”, ovvero l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna. Ad impersonare Gesù, ieri, è stato Giosuè Cagnino, 7 anni, il quale, in groppa ad un asinello e attorniato dai confrati dell’Associazione dell’Itria, raffiguranti gli apostoli, ha percorso le principali vie di Calascibetta. Una processione suggestiva, quella de “U Signuruzzu da Rama Aliva”, scandita da una bella giornata. Tutto è filato liscio, lontani i tempi cupi e tristi del Covid quando ogni attività era “sospesa”e la gente chiusa tra le mura domestiche. Momenti lontani, fortunatamente, così il piccolo Giosuè ha interpretato un ruolo che difficilmente dimenticherà. Una giornata di emozioni che rimarrà impressa anche nel ricordo dei giovani genitori, Isabella e Paolo, e dei nonni. E Venerdì Santo ritorna in processione la tradizionale Urna in legno con il Cristo Morto. Se l’Adorazione della Croce, in chiesa, rappresenta il momento liturgico più ”alto” del Venerdì Santo, la novità riguarda nuovamente i fercoli. Lo scorso anno, per mancanza di cambio generazionale tra i portatori del Cristo, dopo due anni di fermo forzato causa Covid, la pesante urna, realizzata negli anni ’70 dal maestro Santino Rigatuso, per la prima volta, rimase in chiesa. Il Cristo, quello che si trova nella chiesa del Carmelo, fu adagiato su una portantina regale portata dai Cavalieri che si alternavano quattro alla volta.




A sottolineare la presenza del sacro fu il Baldacchino, anche questa una novità, con sei Cavalieri alla volta che si davano il cambio. Quest’anno tutto ritornerà come prima e l’elegante Urna in legno sarà nuovamente portata a spalla lungo le strade di Calascibetta. Seguirà il fercolo dell’Addolorata portato a spalla dai Cavalieri che verranno collaborati dai confrati della Congregazione Maria Santissima del Monte Carmelo.
Francesco Librizzi