Valguarnera; ordine del giorno su carenza del personale del 118
Valguarnera - 06/04/2023
Valguarnera. A sostegno dell’interpellanza presentata dall’on. Fabio Venezia e dia altri colleghi del PD, in materia di carenza di personale in servizio presso le postazioni del 118 del Comuni marginale e montani della Sicilia, il consigliere comunale Giuseppe Speranza invia un ordine del giorno al Consiglio comunale chiedendone l’approvazione da inviare al governo regionale ed all’assessorato regionale alla Salute.
“Il dossier sulla sanità pubblica italiana- scrive Speranza- assume oggi caratteri d’urgenza non più rinviabile con i territori marginali e montani dove diventa sempre più complesso garantire una risposta efficace al diritto alla salute pubblica. Il sistema sanitario è stato travolto dal covid. Il capitale umano si è ulteriormente depauperato, facendo emergere nuovi bisogni di salute, ed in questo contesto non si è riusciti ad oggi a recuperare le prestazioni non erogate durante la pandemia. Gli investimenti dell’ultimo biennio, assorbiti dall’emergenza, non hanno permesso alle Regioni di mantenere in conti in ordine, con tutto quello che ne consegue in termini di tagli, blocco delle assunzioni ed aumenti di imposte locali. E con i conti delle ASP sempre più in rosso la situazione rischia di precipitare con il rischio serio di un disastro sociale ed economico senza precedenti. Alcuni dati testimoniano questa tendenza: nel Def 2022 (Governo Draghi) il rapporto spesa sanitaria/pil crolla al 6,1 %, e il governo Meloni nella nota di aggiornamento al Def l’ho ha ulteriormente ridotto al 6%. Nella legge di bilancio 2023 lo stesso attuale governo non ha previsto alcun rifinanziamento del SSN, ma ha lasciato solo briciole, in larga parte destinate a coprire i costi dell’energia. Oggi tanti comuni cittadini dei nostri territori non possono curarsi adeguatamente e tempestivamente perché i tempi di attesa per una visita o un esame sono possibili solo a distanza di mesi, quando non di anni. Si salva solo chi ha denaro perché può permettersi “privatamente” di curarsi. Il resto purtroppo rinuncia a curarsi. È il cosiddetto “universalismo selettivo” una realtà quotidiana soprattutto al Sud. Ad aggravare il quadro la crisi di vocazione medica che ha svuotato i Pronto Soccorso e le ambulanze. In Sicilia su 251 mezzi di soccorso, 108 prevedono un camice bianco a bordo. Ma ogni giorno due ambulanze su dieci rimangono sguarnite per carenza di personale e le postazioni del 118 in molti comuni rappresentano l’unico presidio sanitario d’emergenza del territorio; in diverse postazioni la carenza di medici non riesce a coprire le turnazioni H24, e in alcuni turni o per intere giornate il mezzo di soccorso opera solo con gli autisti soccorritori e l’infermiere. In caso di interventi in “codice rosso” l’assenza del medico a bordo dell’ambulanza non permette ai pazienti di essere rianimati dal solo soccorritore che spesso non possono valutare ed individuare il livello di rischio ed eseguire i necessari trattamenti prima del trasporto in ospedale.
Così migliaia di cittadini dei comuni più distanti rischiano la vita in caso di grandi emergenze. A dare voce a questa drammatica condizione che vivono i comuni montani e marginali una recente Interpellanza parlamentare da parte del Pd con in testa il Sindaco di Troina On. Fabio Venezia, nell’intento di sensibilizzare il Governo Regionale affinché intervenga tempestivamente per assicurare una distribuzione più uniforme di medici e infermieri nel territorio dei comuni interessati. Considerato che già in passato anche la nostra comunità in più occasioni è rimasta sprovvista del servizio di 118 e del presidio della guardia medica con gravi disagi a carico dei nostri cittadini. Ritenuto per quanto sopra esposto, che le sedi istituzionali cittadine devono porsi in difesa della sanità pubblica sostenendo con forza ed autorevolezza ogni iniziativa che intende assicurare questo diritto costituzionale”.
Rino Caltagirone