Piazza Armerina. Al “Majorana-Cascino” lectio Magistralis di Domenico Massaro, incontro filosofico su Nietzsche: le figure dello Zarathustra

Al Liceo Scientifico “Vito Romano” dell’I.I.S. “Majorana – Cascino” di Piazza Armerina, il 3 aprile, si è tenuta un’appassionante e stimolante Lectio Magistralis tenuta dal Prof. Domenico Massaro, docente di Logica dell’argomentazione presso l’Università di Siena e Arezzo. Tema cardine dell’incontro “Leggere Nietzsche, le pagine più belle dello Zarathustra e un confronto con Munch e Jung”. La lezione-dibattito ha avuto inizio con i saluti della Dirigente Scolastica, la Prof.ssa Lidia Di Gangi, che ha sottolineato l’importanza formativa degli “Incontri con gli autori”, un modulo che costituisce la punta di diamante del progetto “A spasso con Socrate”, coordinato dalla Prof.ssa Alessandra Tigano, da tempo impegnata nella costruzione di comunità di dialogo filosofico in rete tra studenti di età e di scuola diverse. “Ogni incontro – ha affermato la Preside – ha arricchito la formazione dei nostri studenti liceali grazie agli stimoli culturali ricevuti dagli illustri relatori, tra questi la prof.ssa Cardullo su “Mito e Logos”, il Dott. Romano su “Homo fragile”. Sono certa che anche il filosofo Prof. Domenico Massaro saprà guidare i nostri allievi a ragionare in modo appassionato sulle figure dello Zarathustra. Non è la prima volta che lo ospitiamo nel nostro liceo e mi auguro che con il nuovo anno scolastico, si possano organizzare insieme a lui dei seminari filosofici in presenza, come è già accaduto nella primavera del 2019”. A seguire il Prof. Antonino Maiuzzo ha introdotto in modo originale il tema filosofico dell’incontro sottolineando il linguaggio immaginifico, affascinante e profetico di Nietzsche che ha lasciato tracce significative nella letteratura, nella storia, nella musica, nel cinema, nel teatro, nell’arte e nella psicoanalisi del Novecento (D’Annunzio, Munch, Freud, Jung, Thomas Mann, Luchino Visconti, Pasolini).

Gli studenti hanno seguito con grande interesse la lectio magistralis del filosofo Massaro che con il suo carisma ha saputo coinvolgere gli studenti nel vivace dibattito filosofico che è stato moderato da Alessio Corvaia della classe 5A del Liceo Scientifico. “A nome di tutti gli studenti che hanno partecipato all’incontro – ha affermato lo studente Corvaia – mi sento di potere affermare che la lectio si è svolta in maniera innovativa poiché abbiamo praticato il modello didattico della comunità di ricerca filosofica. Tutti ci siamo sentiti protagonisti del dialogo e responsabili della documentazione dell’incontro (foto, articoli, padlet) che utilizzeremo per continuare a riflettere in classe con i nostri docenti. Dopo un intrigante e appassionato intervento del Prof. Massaro, gli studenti delle classi 3B, 3C, 4B, 5A, 5B del Liceo Scientifico e 3A del Liceo Classico, abbiamo posto domande e questioni all’illustre ospite. In realtà, come sottolineato dal Professore, l’incontro è stato trilaterale: da una parte vi era il Professore stesso, dall’altra noi studenti e, da un’altra ancora, Nietzsche, che idealmente ha preso parte al dibattito filosofico.

Il Prof. Massaro, in maniera chiara e innovativa, ha cominciato il suo intervento analizzando le immagini più significative che il filosofo di Rocken ha consegnato alle generazioni future. “Le tre metamorfosi” (cammello, leone e fanciullo), da “Così parlò Zarathustra”, al centro dell’intervento: alla luce della crisi dei valori etici dell’Occidente e delle passioni tristi che colpiscono anche noi giovani, è necessario “creare spazio” per nuovi valori, “far piazza pulita” di tutto ciò che il cammello si porta alle spalle (si parla, dunque, di “nichilismo attivo”). Liberato dai pesi della tradizione religiosa e filosofica il cammello diventa leone ma, per acquistare piena libertà, è necessario che diventi fanciullo. “Riso”, “danza”, “gioco” sono le tre parole che caratterizzano le azioni dionisiache del fanciullo, “colui che trasmuta la sofferenza in gioia, la pesantezza in leggerezza” come nell’opera “La danza” di Matisse. Il gioco è l’arché del nostro essere nel mondo: “il fanciullo che gioca a dadi, di fatto, rappresenta la vita, un gioco di caso e necessità”. Quando si lanciano i dadi, infatti, essi cadono per necessità, sta poi all’uomo, qui ed ora, accettare coraggiosamente con gioia il responso e dire “sì forte, lo voglio”, oppure rassegnarsi all’eterno dolore. “Non esiste sintesi in Nietzsche” – ha sottolineato il Prof. Massaro – “la filosofia di Nietzsche è a-dialettica”. Non tutti sono coraggiosi e sono “come il pino che si erge sopra gli altri alberi, nonostante la forza impetuosa del vento”; solo pochi possono farlo, un’élite, rappresentata dall’unico individuo che va controcorrente rispetto agli altri nel quadro “Sera sul viale Karl Johan” del pittore espressionista Munch.

Al centro del dibattito anche la questione del prospettivismo della verità, della psicoanalisi di Jung e dei confronti con l’uomo aristocratico di D’Annunzio. Stimolato, inoltre, dalle domande degli studenti, il Professore si è soffermato sulla figura della sorella Elisabeth che, di certo, ha contribuito ad alimentare i sospetti della vicinanza di Nietzsche al nazismo. Il Professore, però, ha sottolineato la distanza temporale che intercorre tra la morte del Filosofo dello Zarathustra e la presa di potere del Fuhrer. Il Prof. Massaro ha sottolineato che la filosofia “è un gioco prospettico, per cui ogni filosofo interviene nel dialogo per “ruminare” e che i “vari punti di vista sulla realtà non fanno altro che arricchire il dialogo filosofico”. Per queste ragioni non si può essere seguaci di Socrate, Platone, Nietzsche o di qualsiasi altro grande maestro. Ognuno di loro entra nel dialogo filosofico per ruminare, cioè per interpretare quello che si legge, si vede, si osserva e si capisce del mondo e dell’uomo. Noi giovani non dobbiamo studiare la filosofia per credere in qualcosa, ma per comprendere la nostra mente, valutare e ragionare in modo logico, critico e appassionato. Nelle sue conclusioni il Professore ha invitato gli studenti ad accettare la vita come continuo alternarsi di luci e ombre, ad accogliere le ombre e la realtà frutto del “gioco a dadi”, a vivere con coraggio e a “ruminare” sempre in modo esigente e attento.




Ringraziamo, ancora una volta, il Professore Massaro, per averci regalato un entusiasmante pomeriggio filosofico. Un ringraziamento speciale – afferma ancora Alessio Corvaia a nome di tutti gli studenti – va alla nostra Dirigente scolastica, la prof.ssa Lidia Di Gangi, che da sempre sostiene queste iniziative formative che creano importanti occasioni di confronto e di dialogo filosofico di comunità. Un ringraziamento doveroso va a tutti i docenti del Dipartimento di filosofia del nostro Istituto, in particolare alla prof.ssa Alessandra Tigano, Presidente del Crif Sicilia, instancabile promotrice di incontri meravigliosi come questi che nel corso del triennio hanno segnato profondamente e positivamente il nostro percorso formativo liceale”.
Con il prezioso contributo di Alessio Corvaia, IIS “Majorana-Cascino”, 5A Liceo Scientifico