Enna. Si mobilita il PD per le prossime amministrative

La Direzione Provinciale del Partito Democratico di Enna, convocata dalla segretaria provinciale Katya Rapè, alla quale hanno partecipato i deputati Fabio Venezia e Stefania Marino, gioca d’anticipo e ufficializza alcune candidature a sindaco per le prossime amministrative del 28 e 29 maggio. Confermato pieno sostegno alle scelte effettuate dai circoli del PD nei Comuni interessati al voto amministrativo. In particolare, per il Comune di Leonforte, confermata la candidatura dell’avvocato Piero Livolsi; per il Comune di Piazza Armerina quella dell’avvocato Mauro Di Carlo che avrà come alleati i 5 Stelle; al Comune di Troina, l’attuale vice sindaco ing. Alfio Giachino concorrerà con una lista civica; il Comune di Barrafranca vedrà la candidatura dell’avv. Giuseppe Lo Monaco, anch’esso con una lista civica. In fase di definizione le scelte dei candidati dei Comuni di Aidone, Assoro, Catenanuova, Cerami e Gagliano Castelferrato. “Grande entusiasmo all’interno del partito – dichiara la segretaria Katya Rapè – per queste candidature che sapranno sicuramente dare visione alle loro città grazie alle loro esperienze e competenze tali da garantire nuove istanze e nuove sensibilità”. Nel corso della riunione si è affrontato anche il tema dell’autonomia differenziata con la proposta dei deputati Venezia e Marino di organizzare a Enna un momento di confronto regionale tra sindaci, consiglieri comunali e deputati per opporsi in maniera determinata ad uno scellerato e ingiusto provvedimento.




“Il Pd – aggiunge Rapè – ha una posizione chiara e ferma contro una autonomia differenziata che oltre ad avere dubbi profili di costituzionalità, aumenterà il divario già esistente tra nord e sud rispetto, per esempio, ai problemi della sanità, della scuola, dei trasporti che non possono viaggiare a velocità diverse nelle varie regioni italiane. Le amministrazioni più in difficoltà vanno aiutate e sostenute dal governo centrale. Per questo, credo che sia doveroso da parte del Pd avviare una grande mobilitazione per fermare la proposta del ministro Calderoli”.
Giacomo Lisacchi

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