Calascibetta la pacifica “Capitol Hill xibetana” e le carte alla Prefettura e alla Procura di Enna

Calascibetta. L’opposizione si rifiuta di lasciare l’aula consiliare, dopo che la maggioranza l’aveva abbandonata e fatto mancare il numero legale necessario per lo svolgimento della seduta, dando vita a una sorte di pacifica “Capitol Hill xibetana”. Una diretta social di qualche minuto, all’interno dell’aula “Giuseppe D’Angelo”, quella del gruppo politico “Patto civico per Calascibetta”, per denunciare l’ostruzionismo dei consiglieri vicini al sindaco. Intanto ieri si è appreso della segnalazione alla Procura della Repubblica di Enna e alla Prefettura, da parte delle Autorità competenti, dell’avvenuta occupazione dell’Aula. Ma andiamo con ordine. L’oggetto del contendere riguarda la mancata celebrazione del Consesso civico in programma lo scorso 3 maggio, con la maggioranza che ha deciso di non presentarsi mentre il giorno prima aveva abbandonato l’Aula. Tra i punti da discutere, sia durante la seduta di giorno 2 sia durante quella del giorno successivo, c’era quello che riguardava l’approvazione del nuovo regolamento comunale per la disciplina del sistema di videosorveglianza nel comune xibetano, ma la presenza di soli tre consiglieri vicini al sindaco, su otto, nella seduta del 2 maggio, rischiava la bocciatura dell’argomento in discussione. Una scelta politica, quella della maggioranza, che ha mandato su tutte le furie i consiglieri del “Patto Civico per Calascibetta”, i quali, il giorno successivo, tre maggio, ritrovandosi nuovamente da soli per l’assenza di tutta la maggioranza consiliare, hanno deciso di denunciare l’accaduto tramite i social, spiegando che “l’atteggiamento della maggioranza offuscava tutti i principi ispiratori della democrazia”.




Invitati a uscire dal Palazzo di città, a seguito del mancato svolgimento del Consesso civico, i consiglieri di opposizione decidevano di rimanere ancora un po’ in Aula consiliare come segno di protesta contro “l’ostruzionismo della maggioranza”. Insomma, si infiamma sempre di più lo scontro politico a Calascibetta tra maggioranza e minoranza mentre sulla delicata vicenda tutti tengono bocca cucita.
Francesco Librizzi