Nicosia. Cronache dal fronte: focolai antirivoluzionari all’orizzonte

Metti che assieme a quelli di Nicosia anche quelli di Gangi si stanno unendo nella protesta sull’hub addestrativo dell’esercito e contro la Triplice Alleanza siglata al Castello di Sperlinga tra Gangi – Nicosia – Sperlinga. I focolai antirivoluzionari che vanno contro il turismo militare (è proprio vero che finchè c’è guerra c’è speranza) si stanno ampliando e ciò lo dimostra un comunicato della minoranza in Consiglio comunale che chiede un’urgente convocazione del Consiglio per discutere delle ultime novità dal fronte. Nel mentre altri dettagli sembrerebbe emergere perché tali esercitazioni dovrebbero tenersi soprattutto tra aprile e ottobre. Per l’occasione alcuni detti sono stati risistemati in ottica militaresca:
“Aprile non ti scoprire il fianco ovest”
“Maggio non ti fidare, il nemico ci osserva”
“Giugno fai come ti pare… rompete le righe”
“Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà… l’invasione”
“Agosto, commilitone mio non ti conosco”
“Di settembre la notte col dì contende su un campo minato”
“Ottobre piovoso, campo di bombe prosperoso”

E se è vero che tutti pensano all’entrata economica per bar e ristoranti e della scuola col sempiterno “libro e moschetto studente perfetto”, nessuno però pensa alla prosperità delle poste che si vedranno subissate dalle tante lettere d’amore dai surdati ‘nnamurati, che nelle notti uggiose della Triplice Alleanza scriveranno “Staje luntano da sto core, a te volo cu ‘o penziere, niente voglio e niente spero ca tenerte sempe a fianco a me” e mentre tutti poi gridano “Oi vita oi vita mia” si vedranno risposti “ma per sette mesi devi stare a Nicosia!” ma “sette mesi sono lunghi da passare quando il soldato stuzzica il tuo cuore, ti prego generale me ne voglio andare, non ce la fo più di aspettare”.
E comunque tutto ciò ci ha mostrato che in questi giorni “si discuteva dei problemi dello Stato, si andò a finire sul poligono legalizzato, in quel Consiglio pareva quasi il parlamento, eran in quindici ma mi parevan cento. Lui che diceva “bè ragazzi andiamo piano, lo sparo non è stato mai un partito sano”, ma il più militarista gli rispose un po’ stonato e in comizietto lui polemizzò così: “Che bello! Due soldati, una mitraglia e un hub logistico militare, e tre comuni giusti che ci stan e tutto il resto dite che importanza ha”?”
E vabbè, questa, amici miei, è una storia “pittoresca”, che puoi cambiarci i personaggi ma… quanta politica ci puoi trova’!
Alain Calò

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redazione-vivienna