Nicosia-Sperlinga-Gangi: hub logistico-addestrativo: siamo uomini o caporali?

Vi abbiamo notiziato a lungo sulle vicende della Triplice Alleanza, sull’hub logistico-addestrativo, sul maggio radioso e la primavera dei popoli che ha portato al dietrofront dei tre sindaci ad un progetto obbrobrioso nella nostra terra. Quasi come dei Cassandra avevamo invitato negli ultimi articoli a non confondere la sfera politica con la sfera personale, ed in men che non si dica si è subito confuso.

Ieri, infatti, abbiamo ricevuto una richiesta di “rettifica” (n.d.r.: rettifica di che?), o meglio, riportando, di “scrivere sui fatti”, da parte di un Consigliere comunale di Nicosia (non facciamo il nome, per carità). La richiesta di “rettifica” sarebbe nientepopodimeno sul fatto che un non precisato “noi” hanno sollevato per prima la questione dell’hub. E perché, continua nella richiesta, il Consiglio comunale avrebbe persone con un intuito “anni luce” avanti rispetto ad altri. Qui l’unica cosa che vediamo di “anni luce”, anzi di “velocità della luce” è stata la velocità con cui chi oggi ci chiede la rettifica perché vorrebbe appuntarsi la “medaglietta” di essere stato il primo ha cambiato idea sull’hub, prima andando e poi respingendo. A questo punto, il ricercare la visibilità di assurgere a “primo” nell’aver sollevato una determinata questione che riguarda tutti è sì “anni luce”, ma “anni luce” lontana dagli interessi dei cittadini.

Perché, nei nostri articoli è sempre stato sottilmente sottointeso, accanto a chi ha fatto lotta contro l’hub perché mosso da uno spirito di servizio verso la propria comunità, perché crede che non sia la militarizzazione del territorio la soluzione ai nostri problemi, c’è chi invece si è mascherato dietro la lotta all’hub per fare una lotta (l’ennesima) contro il Sindaco (in questo caso di Nicosia, non di meno a Sperlinga) tanto che, il sospetto viene, chissà che posizione ci sarebbe stata da parte chi ci chiede di “scrivere sui fatti” se il Sindaco si fosse espresso contro l’hub… vabbè, non è questo il tempo di fare il processo alle intenzioni. Sta di fatto una cosa: per quanto concerne Nicosia l’operato di Bonelli come Sindaco sarà presto (al più tardi fra due anni) consegnato alla storia e da lì si potrà valutare quanti danni o quanto bene avrà fatto alla comunità, ma un dato di fatto sembra, purtroppo, palesarsi all’orizzonte: che dopo Bonelli ci sarà la tempesta, che in seno al Consiglio comunale non sta emergendo una visione alternativa a Bonelli ma solamente una visione contro Bonelli e che, una volta “fatto fuori il tiranno”, emergerà chiaro come ci siano tante anime tra loro divise la cui unica sintesi e collante era Bonelli stesso. Noi ci auguriamo che la voce raccolta sia una voce nel deserto e che quello di cui stiamo discutendo siano fantasie e illazioni (questo ce lo dimostreranno gli altri consiglieri che non ci hanno chiesto rettifiche), ma è chiaro che anche il Consiglio comunale è ormai troppo scollato dalla popolazione, la quale si è riunita nel puro spirito di dire no all’hub non come un semplice “no a Bonelli” ma perché, anche chi ha votato Bonelli, ha riconosciuto che un Hub, a prescindere, non era la soluzione per Nicosia. Fuori dal Consiglio comunale è emersa un’alternativa non avvelenata dalla cieca volontà di “fare fuori il tiranno” ma di proporre una visione diversa. Speriamo che anche in Consiglio comunale emergano visioni non per il brevissimo termine ma sul lungo periodo.

E poi, vogliamo ricordarvi una cosa: i leader, quelli che veramente meritano le medaglie ma non le cercano, hanno come finalità quella di una visione diversa di comunità, ai capi (o caporali come direbbe Totò) interessano solo le medagliette! Dai Robespierre è sempre meglio stare lontani.
Alain Calò