Crisi al Comune di Enna, il sindaco rimpasta la giunta

Se la soluzione alla crisi politica del Comune di Enna era semplicemente quella di sostituire
cinque dei nove assessori in modo da completare il quorum, si può dire che il sindaco Dipietro ha
raggiunto l’obiettivo.

I nodi del sindaco Dipietro

Se, invece, la crisi politica andava affrontata e risolta con un rilancio politico, ovvero con un potenziamento dell’azione di governo, si può ragionevolmente prevedere un’estate torrida attorno a ciò che resta del sindaco. Già, perché in un solo colpo il sindaco è riuscito, con rara lucidità: a) a sbarazzarsi dei suoi più vecchi (ed amici) collaboratori (Contino e Campanile) e della componente di centro-destra che ha fin qui sostenuto lealmente l’azione di governo (Ferrari e Cortese); b) a perdere la maggioranza consiliare (passando da 15 a 10 consiglieri); c) ad abbassare il livello qualitativo della giunta, atteso che alcuni dei neo assessori (ottime persone) sono politicamente note solo ai loro cari; d) a spaccare l’asse politico che si era realizzato attorno all’esperienza elettorale di Francesco Colianni; e) a disorientare gli ennesi proprio nel momento in cui, al contrario, bisognava dimostrare autorevolezza per affrontare la
delicata fase di transizione verso la “Città Universitaria”.

La palla al Consiglio comunale

A questo punto la strada maestra per la risoluzione della crisi è sotto gli occhi di tutti e verosimilmente sarà il Consiglio comunale, appositamente convocato per il prossimo 27 giugno, a tracciarne la prospettiva, sicuri come siamo del fatto che la città non può certo permettersi di trascorrere ancora due anni nel buio più totale. Che dire, ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere!

Ecco i 9 assessori

Francesco Alloro; Walter Antonio Cardaci; Gaetano Catalano; Francesco Comito; Francesco Di Venti; Paolo Filippo Gloria; Giuseppe La Porta; Ornella Romano; Salvatore Sanfilippo.

Massimo Greco