Sfiducia a Scozzarella, “io capro espiatorio ma pronto ad affrontare giudizio aula”

Non ci sta il presidente del Consiglio comunale di Valguarnera, Enrico Scozzarella, e risponde per le rime dopo che 7 consiglieri comunali hanno presentato una mozione di sfiducia che dovrà essere vagliata dall’Aula entro trenta giorni.

“Sono diventato capro espiatorio”

Scozzarella però non ci sta e rimanda al mittente le accuse a carico, a suo dire false e pretestuose. “Per questi signori che oggi chiedono la mia testa e per alcuni di loro in particolare, quando a loro conveniva- replica- sono stato il miglior presidente della storia e guai a chi metteva in cattiva luce la mia figura. Oggi, ripeto a convenienza, sono diventato il capro espiatorio di tutto. Di questi 7 ce ne sono tre che hanno votato convintamente la mia elezione a presidente.”

La stoccata ai 4 consiglieri

 Il riferimento è ai consiglieri Filippa D’Angelo, Luca Bonanno ed Enrico Capuano. I primi due staccatisi da parecchio tempo dal gruppo di maggioranza, il terzo alcune settimane fa. “Le loro- continua- sono contestazioni architettate secondo un loro disegno politico ben studiato, che a mio parere, non hanno a che fare solo con la mozione di sfiducia al presidente. Tengo a precisare che questa presidenza ha sempre osservato le leggi e il regolamento per il buon funzionamento dell’organo consiliare. Ho sempre dato notizie a tutti i consiglieri, nessuno escluso, sugli atti attinenti il consesso civico, anche se il presidente ha la sua autonomia di gestione. Non solo- incalza- ma ho avuto sempre ed ho tutt’ora pieno rispetto delle loro prerogative, senza distinzione tra maggioranza e minoranza, nella piena convinzione del loro ruolo che svolgono a favore della collettività”

Rimando al mittente quindi l’accusa di non essere stato imparziale, la verifica di quello che dichiaro è visibile nelle dirette streaming che sono state diffuse. Anzi, tengo a precisare, ho avuto maggiore attenzione per i consiglieri di opposizione, ai quali ho concesso sempre maggiore spazio per i loro interventi.”

“Pronto al giudizio dell’aula”

Scozzarella afferma comunque che non si sottrarrà al giudizio dell’Aula. “Ci mancherebbe- sottolinea- sono una persona democratica e mi atterrò scrupolosamente al volere dell’Aula. Se questa ritiene di sollevarmi dall’incarico toglierò senza alcun rancore ed astio personale, il disturbo”.

Scozzarella ha però un cruccio, ribadisce ancora una volta che la sua eventuale rimozione non dipende solo da una questione personale ma è ben più ampia, è una questione politica. “Ritengo- tiene a precisare- che qualora la mozione dovesse passare, tutto ciò costituirà uno spartiacque tra coloro che sostengono l’azione amministrativa a guida Draià e quel blocco politico che contesta l’operato del sindaco. Uno spartiacque che non si sa dove conduce”.

Uno spartiacque che comunque già c’è stato in precedenza con le prese di distanze dall’amministrazione da parte dei consiglieri Filippa D’Angelo, la maggiore votata alle ultime elezioni con quasi 800 voti, di Luca Bonanno e proprio ultimamente di Enrico Capuano. Ed è stato proprio quest’ultimo il consigliere a far raggiungere il quorum dei sette voti per la sfiducia al presidente. E pare che oltre a motivazioni di carattere politico, determinante fosse stata l’inosservanza del patto di alternanza tra Scozzarella e Capuano. “Io con Capuano ho fatto diverse chiacchierate in merito a questo discorso- precisa Scozzarella- Se ci fosse stata la maggioranza di partenza coesa così com’era, mi sarei benissimo fatto da parte, ma al punto in cui sono precipitate le cose, non mi sentivo di abbandonare la barca nel momento in cui c’era da tenere la barra dritta e questo Capuano credo ne fosse consapevole.

Sono a conoscenza poi dei diversi incontri che ci sono stati tra il gruppo Capuano ed il sindaco, ma non so onestamente cosa si siano detti. Quello che tengo infine a precisare- conclude il presidente del Consiglio- che comunque vada la mozione di sfiducia, sosterrò l’azione amministrativa del sindaco Francesca Draià adesso e in futuro”.

Rino Caltagirone