Rimpasto a Enna, conflitto di interessi, caso Pascoli e Consiglio, ecco i nodi del sindaco

Tre sono i nodi che andranno al pettine della nuova giunta Dipietro. Il primo è quello del presunto
conflitto d’interessi che si profila in capo al nuovo assessore (e vice-sindaco) Ornella Romano, coniuge di Concetto Cucci, componente in carica dell’organismo di valutazione della performance nel medesimo Comune.

Il conflitto di interessi

Nel contesto delle delicate funzioni esercitate da tale o.d.v. (supporto dell’attuazione del controllo strategico, supporto della definizione, applicazione ed aggiornamento dei metodi per la misurazione e la valutazione delle performance organizzative ed individuali, proposta delle pesature delle strutture e posizioni individuali e delle valutazioni annuali delle performance dirigenziali, controllo del funzionamento del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elaborazione della relazione annuale sullo stato del sistema stesso, controllo dei processi di misurazione e valutazione ed utilizzo dei premi) non potrebbe tollerarsi l’evidente conflitto tra controllato e controllore.

Il caso della Pascoli

Il secondo nodo è quello del cronoprogramma riferito alla “Città Universitaria”. La manifestazione programmata per oggi da docenti e genitori della scuola media Pascoli sul paventato trasferimento è stata congelata in attesa dei promessi chiarimenti che il Sindaco si è impegnato a dare nelle prossime ore. Nel frattempo si registrano le posizioni dei corpi intermedi cittadini, tutti proiettati ad esaltare il raggiunto accordo con l’Università Kore per la realizzazione della “Città Universitaria”. In tale cotesto non può che pesare come un macigno la modalità attraverso la quale il sindaco Dipietro ha inteso risolvere la crisi politica dallo stesso aperta. Le dinamiche contingenti, che avrebbero richiesto l’introduzione di ben altre tipologie di anticorpi, hanno, invece, sottratto linfa politica all’istituzione comunale, costretta a presentarsi nei diversi tavoli di confronto con evidente deficit di autorevolezza istituzionale.

La crisi politica in Consiglio

Il terzo nodo è quello del Consiglio comunale convocato per dibattere, a consuntivo, sulla citata
risoluzione della crisi politica e sempre più tentato di chiudere anzitempo questa esperienza,
anche al fine di scongiurare che l’agonia venga portata ad ulteriori conseguenze, a danno della
città.

Massimo Greco