Kore, facoltà di Medicina si allarga, nuovi locali e bandi per docenti

Proseguono a pieno ritmo le attività di clinicizzazione dei reparti ospedalieri finalizzate a dare seguito al ciclo di studi accademici della nuova facoltà di medicina dell’università Kore, nel silenzio dell’operosità di chi sa il fatto suo. Il modello, al momento, è quello tentacolare, l’unico che potrà consegnare alle future generazioni il cosiddetto 4° policlinico universitario di area vasta.

Bandi per docenti

Dopo avere clinicizzato i reparti di cardiologia ed ortopedia dell’Ospedale Umberto i° di Enna, di oncologia della Clinica convenzionata Torina di Palermo, di ginecologia e chirurgia plastica dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, di chirurgia generale dell’Ospedale Giovanni Paolo II° di Ragusa, la Kore ha già predisposto i bandi per il reclutamento dei docenti nelle seguenti discipline: igiene, epidemiologia e sanità pubblica, fisiatria, dermatologia, e medicina legale.

La città universitaria

Evidente è l’incremento delle attività che dovranno orbitare attorno ad un flusso di allievi la cui frequenza obbligatoria richiede servizi didattici e residenziali in pronta consegna. Se a questo si aggiunge che le nuove disposizioni ministeriali hanno aumentato il rapporto docenti/allievi a vantaggio dei secondi, appare ovvio che alla logistica residenziale già individuata nell’accordo-quadro sulla “Città Universitaria” si dovrà aggiungere anche quella riferita a nuove aule.

Nuovo immobile

E se è vero che chi dorme non piglia pesci, c’è chi da diversi mesi soffre d’insonnia per concretizzare idee e progetti che vanno in questa direzione, l’unica in grado di far segnare un’inversione di tendenza rispetto ai tradizionali parametri della decrescita che si registra nelle nostre aree interne. E così è venuta fuori anche un’altra opportunità immobiliare, sconosciuta ai più ma non a google map.

Nei pressi del nuovo presidio ospedaliero di Enna bassa ed a confine con l’area Baronessa sorge un fabbricato costruito e non completato dal servizio sanitario nazionale per essere adibito a centro per malati psichiatrici. Un’opera incompiuta, sorellastra minore di quella di contrada Pollicarini, che ben potrebbe essere ristrutturata e adeguata all’uso didattico richiesto. Un’altra importante politica pubblica volta ad una finalizzata rigenerazione urbana che salutiamo con entusiasmo.

Massimo Greco