Conversazioni in piscina, “Crisafulli non ha più appeal, Pd non ha vero candidato sindaco”

Sono state proprio delle “chiacchiere d’ombrellone” quelle fatte ieri ai bordi di una piscina ennese con un autorevole esponente del partito democratico, che ha preferito rimanere nell’anonimato. Dopo avere sfiorato il testamento di Berlusconi, il dialogo si è spostato inevitabilmente sulla politica locale, che vede il PD pronto, ma non troppo, ad affrontare le prossime sfide elettorali.

Crisafulli e Venezia non convincono

Il nostro interlocutore non esita ad ammettere che il partito si trova in una fase di assestamento dovuta al fatto che il vecchio leader Crisafulli non ha più l’appeal di una volta e che il nuovo leader Venezia tentenna a farsi sentire nella zona sud della provincia.

Verso le elezioni provinciali

Tuttavia, per l’esponente del Pd, questa fase non inficia la capacità elettorale del partito, pronto a mostrare i propri muscoli sia per le elezioni europee del 2024 che per le provinciali qualora si dovesse votare con l’elezione diretta.  Ci confida che sono già tanti i dirigenti di partito pronti a riempire le liste a supporto di un candidato alla presidenza della provincia scelto in una rosa di nomi di livello.

Il caso Enna e Pd senza vero candidato

Sul caso Enna, e sulle ragioni sottese ad una politica evanescente al Comune, l’esponente del Pd non esita a confidare che la debolezza dell’opposizione del gruppo consiliare deriva anche dal fatto che il partito non è pronto ad un’alternativa di governo. Per lui il problema non è Dipietro, indebolitosi all’inverosimile dopo l’ultimo rimpasto, ma l’assenza di un candidato a sindaco pronto ad offrirsi alla città.

La rosa

In questo scenario, infatti, i nomi più spendibili sono sempre gli stessi, Crisafulli – che potrebbe chiedere la rivincita su Dipietro -, Garofalo – che legittimamente potrebbe aspirare ad un secondo mandato – e Salerno che dopo avere portato alla maggiore età l’università Kore, potrebbe adesso decidere di aiutarla a mettere su famiglia attraverso la progettata “Città universitaria”. La riflessione estiva è appena iniziata, ma a settembre le idee dovranno essere certamente più chiare.

Massimo Greco