Botte a moglie e figlia, piazzese condannato, in carcere

E’ stato condannato in via definitiva a 2 anni e 4 mesi di reclusione un uomo, residente a Piazza Armerina, accusato di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia. Gli agenti del commissariato di polizia hanno eseguito la misura cautelare in carcere per l’imputato che è stato accompagnato in carcere, ad Enna, dove sconterà la sua pena.

Le violenze in famiglia

Questi reati sono stati commessi, stando alla ricostruzione della polizia, ai danni della coniuge e di una figlia minore, alla presenza di altre due figlie, di tenera età, che hanno assistito loro malgrado alle condotte di violenza domestica.

La denuncia della donna

I fatti risalgono al mese di settembre 2022 quando, a seguito delle ennesime violenze sia fisiche che psicologiche patite, la donna ha deciso di denunciare il marito agli Ufficiali di p.g. del Commissariato di P.S. armerino, superando finalmente le remore che sino a quel momento l’avevano indotta a subire passivamente le angherie del coniuge, sperando in un ravvedimento di quest’ultimo.

Aggressioni senza fine

I primi accertamenti compiuti in quella circostanza dal personale del Commissariato hanno permesso di accertare le condotte di violenza dell’umo verso i congiunti, sfociate infine nell’ennesima ulteriore aggressione fisica ai danni della moglie e della più grande delle figlie che, a seguito di ciò, riportavano lesione giudicate guaribili, rispettivamente, in due e cinque giorni.

“Tutti gli elementi così raccolti sono stati compendiati in una dettagliata comunicazione di notizia di reato diretta all’Autorità giudiziaria. Le ulteriori indagini, svolte con il coordinamento dell’Ufficio del Pubblico Ministero, consentivano di raccogliere ulteriori ed inequivocabili elementi probatori a carico dell’uomo, evidenziandone così la penale responsabilità per i fatti contestatigli” spiegano dalla Questura di Enna.

“L’attività posta in essere rivela – si legge nel comunicato della Questura di Enna – il costante e profondo impegno profuso dalla Polizia di Stato di Enna nel contrato ai reati e, in particolare, all’odioso fenomeno criminale della violenza domestica e di genere. Attività questa che si estrinseca, da un lato, attraverso una costante azione preventiva espressa dal Questore di Enna, Corrado Basile, tramite l’emissione di provvedimenti monitori nei confronti degli autori di condotte violente e maltrattamenti e, dall’altro, tramite la diuturna e sinergica collaborazione tra tutte le articolazioni della Questura e dei commissariati distaccati con l’Autorità giudiziaria”