Bavaglini ed ecografie per San Filippo, così i genitori si raccomandano al “miraculusu”

E’ diventata ormai una consolidata tradizione per tanti genitori lasciare davanti alla cappella di san Filippo apostolo, compatrono di Aidone ubicato nell’omonimo Santuario in piazza Cordova, i classici bavaglini dei neonati ma anche ciucciotti, per porre i figli sotto la protezione del Santo. L’ultima bavetta aggiunta, da papà Alessandro Oliveri e da mamma Martina Monachino, è quella di Domenico Filippo, che ha ricevuto il battesimo sabato scorso.

Pure un’ecografia

Davanti alla cappella, si possono trovare però anche altri oggetti tra cui scarpette. Di recente, è stata posta anche un’ecografia con l’intento di mettere il nascituro sotto la protezione di san Filippo. Lasciato anche un test positivo di gravidanza come segno di ringraziamento. Sono migliaia i fedeli, che, in qualsiasi modo, dimostrano la loro devozione a questo Santo, che Giuseppe Pitrè “annovera tra i santi patroni delle cose arcane, difficili da risolvere, considerato grande taumaturgo e “miraculusu”: tutti gli abitanti della provincia hanno un’immagine di San Filippo, un’acquasantiera, una statuetta, un’immaginetta sgualcita posti a protezione della casa”.

La festa

La festa di san Filippo è così conosciuta che tra la fine di aprile e il primo maggio (giorno della festa) giungono al Santuario fedeli da tutta la Sicilia, arrivando a sfiorare, non poche volte, anche le cinquantamila presenze. La statua, dopo la festa di maggio, viene riposta nella sua nicchia e celata al pubblico così come tradizione vuole. Da giorno 1agosto e per tutto il mese, padre Carmelo Cosenza ha riaperto la nicchia che custodisce il simulacro di san Filippo al fine di consentire ai tanti emigrati e turisti di venerare il santo Apostolo.

Angela Rita Palermo