Mensa scolastica, “unica azienda alla gara, a lamentarsi il solito gruppo”

L’assessore Giuseppe La Porta replica all’affondo di Siamo Enna che, nelle ore scorse, ha lanciato l’allarme sul servizio legato alla somministrazione del cibo destinato alle mense scolastiche.

“Il solito gruppo politico”

“E’ singolare che prima ancora che il servizio mensa sia partito, ci siano delle lamentele ma badate, non da parte degli interessati, bensì da parte del solito gruppo politico di opposizione che non perde occasione, da quando è uscito dalla maggioranza, per svilire quello che sarebbe il giusto controllo politico con i soliti exploit di cortile digitale, a cui ormai i cittadini si sono abituati con riluttanza”.

La vicenda

Secondo gli esponenti dell’opposizione, la circostanza che la gestione sia stata affidata, tramite una gara, ad una azienda fuori dalla provincia di Enna rischia di rendere i cibi freddi, a danno degli alunni.

“E’ vero il 03 luglio è stato pubblicato – spiega l’assessore – il bando per il servizio mensa dell’annualità 23/24, quindi all’insediamento, avvenuto negli stessi giorni, l’assessore ha potuto constatare che i principi, assolutamente condivisi, ispiratori del servizio così come erano stati concepiti dalla precedente giunta, erano stati pedissequamente calati dall’eccellente Dirigente nel nuovo bando”.

Una solo azienda alla gara

“Ma come spesso avviene – prosegue l’assessore – non tutte le ciambelle riescono col buco e, udite udite, alla gara pubblica si è presentata una sola unica azienda. Azienda, peraltro, in possesso di tutte le certificazioni di qualità previste dalla legge e da un’ottima reputazione in altre mense scolastiche della provincia”.

L’assessore La Porta garantisce sulla qualità del servizio. “Ora per carattere io non ho preconcetti – dice ancora l’assessore comunale di Enna – e quindi confido che il servizio mensa sarà di qualità, ma  comunque voglio tranquillizzare gli utenti finali che sono state messe in campo una serie di misure  di controllo che garantiranno la qualità del prodotto e della filiera, come le convenzioni con il presidio ennese  slow food e i comitati di controllo delle scuole, oltre alle normali tutele legali previste dal contratto in caso di possibili inadempienze”.