Roadshow, Salerno, “Università ha invertito mobilità dei giovani”

L’anno 2013, un dottore di ricerca in “sociologia dell’innovazione e dello sviluppo” dell’Università Kore di Enna così titolava la sua tesi: “L’Università Kore e la difesa delle aree interne”. Dopo avere snocciolato i dati di un allarmante trend demografico nei territori dell’ennese e del nisseno e prefigurato il vuoto istituzionale che si sarebbe verificato a seguito di una pasticciata riforma dell’ente intermedio, l’autore della ricerca suggeriva all’Università Kore di svolgere una funzione sussidiaria a favore delle aree
interne e centrali della Sicilia che andasse oltre la “terza missione” dell’ateneo.

L’intervento di Cataldo al Roadshow


Trascorsi dieci lunghi anni, in cui profetica è stata la previsione dell’indebolimento
progressivo degli enti di area vasta, il Presidente dell’UNIKORE Cataldo Salerno, intervenuto al Roadshow dell’informazione alla Galleria civica di Enna per la presentazione del nuovo progetto editoriale di ViviEnna, intravede un comune denominatore tra le due iniziative, capaci di trasformare una posizione di svantaggio, qual’è quella di appartenere ad un area interna, in un fattore di sviluppo. Per Salerno, l’idea di creare il 4° ateneo al centro della Sicilia è stata vincente perché oltre ad offrire un ventaglio di corsi di laurea con caratteristiche spesso differenziate rispetto agli altri atenei, ha invertito la direzione della mobilità dei giovani. La presenza dell’università
funge infatti da attrattore di risorse umane ed economiche nel contesto di una condizione strutturale che spinge verso l’espulsione di tali risorse.

Il Policlinico e la Città universitaria

Per Salerno il protagonismo dell’Università Kore a favore dei territori interni è sotto gli occhi di tutti e le più recenti vicende connesse alla prospettata realizzazione del quarto Policlinico universitario e all’accordo-quadro sulla “Città Universitaria” ne sono la dimostrazione. In attesa che le Istituzioni pubbliche preposte riprendano il timone delle rispettive politiche a favore dei territori, Salerno apprezza il contributo che la comunità digitale di ViviEnna vuole offrire, ritenendo fondamentale la funzione informativa e comunicazionale. Per Salerno, è importante che ci siano dei riflettori puntati sulle politiche pubbliche, perché consentono agli stessi attori locali di “guardarsi allo specchio e, all’occorrenza, di calibrare meglio la direzione di marcia”.

La consapevolezza di contribuire a formare una “coscienza collettiva condivisa” ed una “cittadinanza competente” impone di fare leva su moduli aggregativi capaci di ragionare in termini di area vasta e di uscire dai rigidi confini comunali. Oggi i territori non hanno bisogno di chiudersi nel tentativo disperato di difendere le proprie mura dalla competizione imposta dalla globalizzazione ma, al contrario, di farsi conoscere e di cercare alleanza strategiche con chi condivide il medesimo destino. A fronte di questa
prospettiva la comunità digitale di ViviEnna è pronta a fare la propria parte facendo tesoro del suggerimento di Tolstoj, “Descrivi il tuo villaggio e sarai universale”.

Massimo Greco