Provinciale 17, la strada che sembra una giungla

Erbacce e sterpaglie in vari tratti della provinciale 17, la strada della Montagna, rendono l’arteria viaria extraurbana davvero rischiosa. Rovi ed erba infestante hanno oltrepassato abbondantemente il ciglio della provinciale in numerosi punti, invadendo la segnaletica orizzontale e restringendo la carreggiata.

Strada rischiosa

E’ diventata particolarmente rischiosa, soprattutto a circa un chilometro dal bivio che da Aidone
porta a Mirabella o a Piazza Armerina. In questo tratto, caratterizzato da diverse curve, i veicoli in transitano contemporaneamente nelle opposte direzioni sono costretti a portarsi verso il centro della strada con il rischio di urti accidentali di specchietti e, non poche volte, è stato scongiurato lo scontro frontale tra mezzi.

I lavori sulla Provinciale

La provinciale, dopo anni di incuria, è stata migliorata grazie ai recenti lavori di rifacimento del manto stradale, la collocazione di guard rail e muretti di contenimento ma la sicurezza della strada però non può limitarsi al solo rifacimento del manto stradale che, comunque, va costantemente monitorato, ma occorrono anche adeguati interventi di manutenzione e messa in sicurezza che riguardano la potatura costante delle erbacce e delle sterpaglie.

Segnaletica carente

Andrebbe anche rifatta la segnaletica orizzontale, in più punti sbiadita, importante soprattutto nei giorni di nebbia che, in questa zona, è parecchio frequente nel periodo autunnale ed invernale. La provinciale 17 è un’arteria viaria extraurbana importante, strategica, transitata da veicoli di ogni tipo (autovetture, camion, trattori). La zona artigianale, sempre più in via di espansione, raggiungibile tramite la provinciale, viene percorsa, giornalmente, da mezzi anche di grandi dimensioni.

Là si trova pure il Centro comunale di raccolta con i camion della spazzatura che viaggiano da lì di continuo. Numerosi lavoratori, peraltro, vi transitano per raggiungere i centri di Mirabella, Caltagirone o per raggiungere i fondi agricoli. Un’arteria, quindi, che dovrebbe essere tenuta in grande considerazione e non abbandonata, con una manutenzione sicuramente più frequente ed oculata ed anche, perché no, con una vigilanza che scoraggi i tanti incivili che, con l’abbandono di spazzatura, la stanno rendendo una discarica a cielo aperto. Ma questa, è un’altra storia.

Angela Rita Palermo