Il neo assessore a Enna, le polemiche ed i pasticci normativi

La scelta del Sindaco di Enna Dipietro di nominare Assessore il Consigliere comunale De Luca senza avere preteso dallo stesso le dimissioni dalla carica elettiva ha innescato le solite polemiche, amplificate dal fatto che il sindaco sembra tollerare “a convenienza” la compatibilità dei due ruoli.

La determina

Lasciando agli addetti ai lavori le valutazioni politiche, alcune delle quali già formalizzate, ci piace invece ritornare sull’aspetto ordinamentale che, per l’occasione, viene stimolato dalla determina sindacale n. 185 del 1/10/2023 con la quale è stato nominato il nuovo componente della Giunta Dipietro. Curioso è infatti il passaggio che così recita: “Dato atto che non possono fare parte della Giunta: il coniuge, gli ascendenti e i discendenti, i parenti ed affini fino al secondo grado del Sindaco, di altro componente della Giunta e dei consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 12 comma 6 della L.R. 7/92 come modificato dalla L.R. 6/2011”. In sostanza, questa disposizione normativa (che non abbiamo esitato a definire una castroneria del legislatore siciliano e che dovrebbe essere abrogata dall’ARS entro l’anno in corso) impedisce ad un parente stretto (coniuge, ascendente e discendente) di un Consigliere comunale di essere
nominato Assessore.

La prassi in Sicilia

Un opportuno ed elementare caso d’incompatibilità aggirato dalla prassi diffusa tra i Sindaci della Sicilia di non considerare ovvia ed implicita l’incompatibilità tra la carica di Consigliere comunale e quella di Assessore. A noi impotenti sudditi viene sostanzialmente chiesto di accettare, in silenzio, che la moglie di un Consigliere comunale non possa essere nominata Assessore mentre il medesimo Consigliere sì.
Secondo questa impostazione, le figure di controllore e controllato, corollari del principio di separazione dei poteri, devono essere tenute distinte, a meno che le stesse non siano rivestite dalla stessa persona, capace di esercitare contestualmente l’azione di governo nell’esecutivo e quella di controllo e indirizzo nell’organo consiliare. “Annamo bene, ma proprio bene” avrebbe apostrofato Sora Lella.

Massimo Greco