Legge sulla Partecipazione, Cisl, “raccolte 9 mila firme”

La Cisl Agrigento Caltanissetta Enna traccia un bilancio positivo delle due giornate dedicate alla “Festa della Partecipazione”. L’evento si è svolto a Enna il 13 e il 14 ottobre. Secondo quanto riferito dalla Cisl, sono state raccolte tra Enna, Caltanissetta a Agrigento 9 mila firme legate alla legge sulla partecipazione dei lavoratori nel processo decisionale delle aziende.

“Raccolte 9 mila firme”

“Abbiamo illustrato il contenuto della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione – dice il segretario generale Cisl Ag Cl Enna, Emanuele Gallo – con la quale vogliamo regolamentare l’attiva presenza dei lavoratori all’interno delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della Costituzione. La legge contempla la cogestione, la partecipazione finanziaria, gli incentivi per l’innovazione e la consultazione obbligatoria. L’obiettivo è promuovere una maggiore democrazia interna e una distribuzione equa degli utili”.

Coinvolgimento delle imprese

L’interesse delle imprese e dei cittadini. “Grazie all’incessante lavoro delle nostre federazioni, delle associazioni e dei servizi del territorio di Agrigento, Caltanissetta, Enna – prosegue Emanuele Gallo – abbiamo sensibilizzato ceti produttivi e cittadinanza chiedendo le loro firme per far approdare in parlamento una legge che dia finalmente attuazione ad un preciso dettato costituzionale. La nostra proposta legislativa è un passo significativo verso l’istituzione di un sistema lavorativo più collaborativo nel quale i lavoratori hanno voce in capitolo nelle decisioni aziendali” .

Legge riformista

“La nostra iniziativa – conclude Emanuele Gallo – incarna la storia della Cisl ed è’ nel solco dell’identità e dello spirito di un sindacato da sempre riformista, contrattualista, partecipativo, che cerca di interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze dei lavoratori. Con questa nostra azione di ricerca di sostegno e sensibilizzazione vogliamo contribuire al miglioramento della qualità del lavoro e della sua sicurezza, all’aumento della retribuzione e della produttività, alla riduzione delle delocalizzazioni, alla crescita degli investimenti e dell’occupazione, alla coesione sociale”.