Scuole a Valguarnera, Pd a sindaco, “no ad accorpamenti”

Atto di indirizzo da sottoporre al voto del Consiglio comunale presentato dal capogruppo del PD Giuseppe Speranza in merito al dimensionamento scolastico della rete scolastica provinciale.

Atto di indirizzo

IL PD impegna il Sindaco e la Giunta municipale ad adottare tempestivamente tutte le iniziative necessarie ed attivarsi con l’Ufficio scolastico provinciale, con quello regionale e con l’Assessorato dell’Istruzione e
della formazione professionale per una revisione dei parametri del piano di dimensionamento degli istituti di ogni ordine e grado nelle aree interne e marginali della Sicilia e in particolare nella provincia di Enna, al fine di tutelare non soltanto i posti di lavoro ma l’identità stessa della scuola pubblica per come delineata dalla Costituzione e in relazione al territorio.

I possibili tagli

Considerato che in Provincia di Enna, il Piano di dimensionamento per l’anno scolastico 2024/2025 potrebbe comportare un ulteriore taglio di ben 6 istituzioni scolastiche (4 nel settore primario e 2 in quello secondario), almeno la metà delle quali incomprensibili poiché in netto contrasto con quanto esplicitamente previsto dalla normativa nazionale e dalle indicazioni assessoriali. In virtù del fatto che la Scuola pubblica debba continuare a rimanere un imprescindibile presidio di democrazia necessario alla formazione attiva, critica e partecipe del cittadino, al fine anche di colmare i divari territoriali e sociali esistenti, soprattutto nelle aree interne e marginali.

“Accorpamenti gravi”

Tutto ciò al netto del disegno di legge approvato dalla Regione Siciliana da sottoporre al Parlamento della Repubblica e dell’ordinanza del Tar Campania che ha accolto il ricorso contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Istruzione e dell’Economia.

“I continui accorpamenti tra diverse scuole ennesi – sottolinea Giuseppe Speranza- hanno creato e continueranno a creare danni gravi e permanenti al territorio e alla popolazione, sia in termini occupazionali che in termini di garanzia di pari opportunità per gli studenti delle nostre scuole; in termini occupazionali, senza contare l’incidenza che gli accorpamenti hanno sulla dotazione organica dei docenti, si potrà contare su circa 200 unità in meno (49 Dirigenti scolastici, 49 direttori amministrativi, 60 collaboratori scolastici, 30 assistenti amministrativi e 10 assistenti tecnici); in termini di mancate risorse finanziare da investire nelle nostre scuole il danno è molto più grave: mediamente un istituto scolastico autonomo per le stesse misure può presentare un solo progetto e riesce a ricevere finanziamenti Europei (PON, FESR, PNRR, ecc.) mediamente per 100.000 euro all’anno; se ipotizziamo mediamente due soppressioni per ogni anno scolastico, si sono perse opportunità di finanziamento per oltre 65 milioni di euro”.
Rino Caltagirone