Omicidio della suocera, la storia di Laura e la sparatoria in famiglia

Quella di Laura Di Dio, la 32enne di Pietraperzia rinviata a giudizio per l’omicidio della suocera, Margherita Margani, 62 anni, uccisa a coltellate, è una storia contrassegnata non solo dalla tragedia, per cui è imputata ma anche da altre violenze e drammi.

La sparatoria tra fratelli

Nel 2018, si verificò una sparatoria che coinvolse il marito della donna, Francesco Arnone, ed il fratello dell’uomo, Christian. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, sarebbe intervenuto per difendere la cognata Laura, in quanto sarebbe stata maltrattata dal marito mentre era incinta.

L’arresto del cognato per tentato omicidio

In sostanza, il cognato della donna, ventenne, sparò per difenderla contro il proprio fratello che non venne ferito ma il fratello fu arrestato per tentativo di omicidio. In quell’occasione la donna fu colta da malore e trasportata al pronto soccorso.

“Amo mia moglie”

 “Io amo mia moglie e la tragedia di oggi non c’entra nulla con quanto successo qualche anno fa con mio fratello Christian” aveva detto il marito della donna nelle ore successive al delitto.

La sigaretta dopo l’omicidio

La difesa della donna ha ottenuto la semi infermità mentale della donna, del resto, dalle testimonianze raccolte poco dopo il delitto, si era detto che Laura Di Dio stesse vivendo un momento psicologico molto precario. Un episodio che destò molto clamore fu quando la 32enne, si sarebbe messa a cavalcioni sul cadavere della suocera fumando una sigaretta.